domenica 22 Dicembre 2024

Anche la Terra ha un cuore che batte, una volta ogni 26 secondi

Viene chiamato respiro della Terra ed è il cuore pulsante del nostro pianeta. Un debole impulso – o microsismo nel gergo dei geologi – che lo scuote quasi ogni mezzo minuto. Per essere più precisi, ogni 26 secondi, ma ancora non ci sono tesi scientifiche che riescano a spiegare tale fenomeno.

Il battito cardiaco terrestre è stato individuato per la prima volta nel 1962, presso l’osservatorio geologico della Columbia University, dal ricercatore John Oliver. Questo si accorse che negli emisferi l’intensità delle pulsazioni varia a seconda della stagione. Riuscì anche ad individuarne la provenienza, ovvero un punto imprecisato nell’oceano Atlantico meridionale. Nel 1980, il geologo Gary Holcomb riprese in mano lo studio del fenomeno e scoprì che i battiti si accentuano durante le tempeste. Un vero e proprio mistero che, stranamente, non ha interessato più di tanto scienziati e sismologi, tanto da essere stato archiviato per oltre due decenni.

Fino a quando nel 2005, il sismologo Mike Ritzwoller e il ricercatore Greg Bensen dell’Università del Colorado, decisero di vederci chiaro, riuscendo a localizzare l’origine della pulsazione: il Golfo di Guinea. Ma nonostante l’analisi dei dati e delle fonti – e l’approfondimento delle valutazioni di Oliver e Holcomb -, nemmeno loro riuscirono a dare una spiegazione alla singolare pulsazione terrestre. Nel 2011 fu uno studente della Washington University a restringere ulteriormente il luogo d’origine del battito terrestre, localizzandolo nella Baia di Bonny. Non solo, spiegò anche che il fenomeno sarebbe causato dalle onde che, colpendo la costa, smuoverebbero il fondo dell’oceano causando l’impulso. Una teoria che, tuttavia, non è stata approvata dai sismologi. Esiste un’altra tesi sull’origine del respiro della Terra, valutata in Oriente, dove molti ricercatori sostengono che la fonte del battito possa essere dovuta a un’intensa attività vulcanica. In particolare, il ricercatore dell’Istituto di geodesia e geofisica di Wuhan (Cina) Yingjie Xia, ritiene che l’origine della pulsazione sia da collocare nei pressi di un vulcano dell’isola di São Tomé nella Baia di Bonny.

Nonostante le ricerche effettuate nel corso degli anni, l’origine del battito cardiaco del nostro pianeta rimane ancora inspiegata. Non si è ancora infatti compreso cosa abbia di diverso la Baia di Bonny da riuscire a provocare pulsazioni così regolari senza che mai si tramutino in eventi sismici più intensi.

[Eugenia Greco]

L'Indipendente non riceve alcun contributo pubblico né ospita alcuna pubblicità, quindi si sostiene esclusivamente grazie agli abbonati e alle donazioni dei lettori. Non abbiamo né vogliamo avere alcun legame con grandi aziende, multinazionali e partiti politici. E sarà sempre così perché questa è l’unica possibilità, secondo noi, per fare giornalismo libero e imparziale. Un’informazione – finalmente – senza padroni.

Ti è piaciuto questo articolo? Pensi sia importante che notizie e informazioni come queste vengano pubblicate e lette da sempre più persone? Sostieni il nostro lavoro con una donazione. Grazie.

Articoli correlati

1 commento

  1. Grazie per condividere questa notizia! Comprendere che scientificamente la Terra è un essere vivente come lo siamo noi, piante ed animali può aiutare a cambiare il nostro approccio ad essa quindi lavorare per un futuro più sostenibile prende un un altro significato.

Comments are closed.

Iscriviti a The Week
la nostra newsletter settimanale gratuita

Guarda una versione di "The Week" prima di iscriverti e valuta se può interessarti ricevere settimanalmente la nostra newsletter

Ultimi

Articoli nella stessa categoria