Nella giornata di oggi si terranno delle manifestazioni in tutta Italia a favore della legalizzazione della cannabis: sono 14 le città in cui vi saranno tali iniziative, alle quali parteciperà un numero limitato di persone così da garantire il rispetto delle norme anti Covid. Il giorno scelto per portare avanti questa battaglia non è casuale, il 20 aprile infatti è la giornata internazionale della marijuana in quanto il numero 420 è da anni utilizzato per rappresentare la cannabis. Le manifestazioni sono state organizzate da Cannabis For Future, un movimento di cui fanno parte più di 5000 attivisti il cui obiettivo è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica e la classe politica sui benefici derivanti dalla legalizzazione della pianta. Gli attivisti distribuiranno delle finte banconote che serviranno a simboleggiare il mancato guadagno causato dal proibizionismo attualmente presente in Italia: il mercato della cannabis vale più di 10 miliardi di euro all’anno ed una sua legalizzazione creerebbe 345.000 posti di lavoro.
Le politiche proibizioniste contribuiscono notevolmente anche al sovraffollamento delle carceri. In tal senso dal Libro Bianco 2020, un rapporto annuale che analizza gli effetti che esse producono sul sistema della Giustizia in Italia e che fa riferimento ai dati dell’anno precedente, si apprende che «13.677 dei 46.201 ingressi in carcere nel 2019 sono stati causati da imputazioni o condanne sulla base dell’art. 73 del Testo unico sulle sostanze stupefacenti. Si tratta del 29,60% degli ingressi in carcere» e che «in assenza di detenuti per art. 73. o di quelli dichiarati tossicodipendenti, non vi sarebbe il problema del sovraffollamento carcerario». Inoltre, «le segnalazioni alle prefetture per semplice consumo raggiungono la cifra di 1.312.180 persone (perlopiù giovani) dal 1990 ad oggi, le quali rischiano pesanti sanzioni amministrative. Una criminalizzazione di massa che nel 73,28% dei casi (961.551 persone) riguarda il consumo di cannabinoidi». Infatti, viene sottolineato come la sostanza al centro dell’azione delle Forze dell’Ordine sia la cannabis. Si tratta ormai di una questione sociale che viene declinata come fatto criminale.
[di Raffaele De Luca]