Il Garante per la privacy ha bocciato le “certificazioni verdi” annunciate nel recente decreto del governo, in quanto quest’ultimo “non garantisce una base normativa idonea per l’introduzione e l’utilizzo dei certificati verdi su scala nazionale”.
Il decreto sarebbe inoltre “gravemente incompleto e privo di una valutazione dei possibili rischi su larga scala per i diritti e le libertà personali” nonché “in contrasto con quanto previsto dal Regolamento europeo”. Per queste e ulteriori criticità il Garante ha inviato un avvertimento formale in cui si richiede ai ministri di intervenire urgentemente per modificare il decreto in questione.