Gli Stati Uniti sconsigliano ai cittadini americani di viaggiare in Italia a causa dell’elevato rischio di contrarre il Covid-19 e del pericolo di attacchi terroristici nel territorio italiano. È quanto si apprende da un comunicato pubblicato sul sito ufficiale dell’Ambasciata degli Stati Uniti, nel quale si legge che la possibilità che in Italia si verifichino attacchi terroristici sia presente da molto tempo. «I terroristi possono attaccare con poco o nessun preavviso, prendendo di mira località turistiche, snodi di trasporto, mercati/centri commerciali, strutture del governo locale, hotel, club, ristoranti, luoghi di culto, parchi, grandi eventi sportivi e culturali, istituzioni educative, aeroporti e altre aree pubbliche». Dunque, per questi motivi l’Italia è stata inserita all’interno dell’elenco dei Paesi di «livello 4», ossia quelli verso i quali è appunto sconsigliato di effettuare viaggi. Si tratta di una forte raccomandazione, la quale comunque non impedisce ai cittadini americani di recarsi nei Paesi appartenenti a questo livello di rischio.
Ma l’Italia non è l’unico paese classificato in tal modo: questa settimana 116 nazioni sono state aggiunte in questa categoria. Sono ora 150 in totale gli Stati di livello 4 mentre in precedenza, riporta l’agenzia di stampa Reuters, soltanto a 34 Paesi era stato assegnato questo livello. Nello specifico, le stesse indicazioni date per i viaggi in Italia vengono fornite per quelli nel Regno Unito, in Germania ed in Belgio. Per quanto riguarda la Francia e la Spagna, invece, oltre al rischio Covid ed a quello di attentati terroristici viene indicato anche il pericolo di «disordini». Al momento rimangono sconosciute le motivazioni che hanno portato gli Usa a diramare l’allerta.
[di Raffaele De Luca]
di provocare disordini in modo da legittimare misure restrittive eccezionali e quindi dare il colpo di grazia alla libertà
Fantastico, più che un avvertimento ai cittadini USA sembra un avvertimento a noi italiani
Io credo sinceramente che il susseguirsi di disposizioni assurde sia in realtà la volontà del potere, del q