venerdì 22 Novembre 2024

La propaganda pro-Tav è finanziata con 8 milioni di euro pubblici

La Telt, azienda che ha il compito di realizzare la Tav (linea ferroviaria ad alta velocità Torino – Lione), ha recentemente pubblicato una gara d’appalto per la comunicazione per i prossimi quattro anni avente un valore complessivo di 8 milioni di euro. Si tratta di 2 milioni di denaro pubblico che ogni anno verranno spesi per sostenere la propaganda in favore di questa opera: la Telt, infatti, è un’azienda francese di proprietà al 50% dello Stato francese e al 50% delle Ferrovie dello Stato Italiane. Le aziende vincitrici dell’appalto dovranno occuparsi in Francia e in Italia, tra l’altro, di: progettazione e realizzazione di contenuti editoriali e grafiche, monitoraggio delle opinioni, monitoraggio dei media, relazioni con la stampa, supporto per l’organizzazione di eventi come visite dei cantieri, esposizioni ed eventi culturali.

La decisione di cercare di convincere le persone ad avere un’opinione favorevole nei confronti della Tav è probabilmente legata al fatto che molti cittadini nutrono dubbi nei confronti di quest’opera. In tal senso il movimento «No tav», formato da gruppi di cittadini che da più di 20 anni si oppongono alla costruzione della Tav, ritiene che essa sia inutile, dannosa per l’ambiente ed economicamente insostenibile. Per questi motivi, molte proteste sono state fatte nel corso del tempo contro la realizzazione della Tav, ultima in ordine di tempo quella tenutasi nelle scorse settimane a San Didero, in Val di Susa, zona che è stata occupata militarmente per consentire lo svolgimento dei lavori per il nuovo autoporto, nel quale saranno predisposti piazzali di sosta e servizi per i mezzi pesanti.

[di Raffaele De Luca]

L'Indipendente non riceve alcun contributo pubblico né ospita alcuna pubblicità, quindi si sostiene esclusivamente grazie agli abbonati e alle donazioni dei lettori. Non abbiamo né vogliamo avere alcun legame con grandi aziende, multinazionali e partiti politici. E sarà sempre così perché questa è l’unica possibilità, secondo noi, per fare giornalismo libero e imparziale. Un’informazione – finalmente – senza padroni.

Ti è piaciuto questo articolo? Pensi sia importante che notizie e informazioni come queste vengano pubblicate e lette da sempre più persone? Sostieni il nostro lavoro con una donazione. Grazie.

Articoli correlati

Iscriviti a The Week
la nostra newsletter settimanale gratuita

Guarda una versione di "The Week" prima di iscriverti e valuta se può interessarti ricevere settimanalmente la nostra newsletter

Ultimi

Articoli nella stessa categoria