Che l’acqua potesse essere rintracciata anche all’interno di meteoriti era cosa ipotizzata, e data quasi per certa, da tempo all’interno della comunità scientifica. Ma trovarla veramente rappresenta un passo avanti notevole. Ora è successo: a renderlo noto una ricerca pubblicata il 21 aprile su Science Advances nella quale gli studiosi hanno dimostrato la presenza di sacche di acqua liquida, ricca di anidride carbonica. Gli studiosi hanno esaminato i frammenti del meteorite di Sutter’s Mill, nato oltre 4,6 miliardi di anni fa e precipitato sul nostro pianeta nel 2012 nei pressi della città californiana di Sacramento. All’interno del meteorite è stato rilevato un piccolo cristallo di calcite con all’interno un liquido composto per il 15% da anidride carbonica.
Si tratta di una scoperta importante per continuare a rintracciare la nascita dell’acqua all’interno dello spazio e quindi sulla Terra. Un argomento sui quali stiamo facendo grossi passi avanti. Poche settimane fa un’altra ricerca ha confermato che la maggior parte dell’acqua si origina sotto forma di ghiaccio su piccolissime particelle di polvere nelle nuvole interstellari fredde e poco dense. Quando queste ultime collassano e danno vita a stelle e pianeti, sono proprio le particelle di polvere, non solo a formare numerosi strati che fungono da “mattoni” nella formazione dei nuovi corpi celesti, ma anche a preservare l’acqua. Secondo i dati raccolti nello studio, la maggioranza dei sistemi planetari nasce già con una quantità di acqua sufficiente a riempire migliaia di oceani.
Per questo potrebbe non essere scorretto pensare che i frammenti di acqua ritrovati sul meteorite di Sutter’s Mill possano essere considerati in qualche modo i progenitori dell’acqua presente sul pianeta Terra.