venerdì 22 Novembre 2024

La truffa dell’olio extravergine: 7 marchi su 15 imbrogliano, ecco i nomi

Sette su quindici tra i marchi di olio extravergine maggiormente diffusi in Italia imbrogliano e sono composti da semplice olio d’oliva. Lo ha rivelato un’inchiesta svolta attraverso analisi di laboratorio dalla rivista Il Salvagente. Un fatto che non rappresenta alcun pericolo per la salute, ma costituisce una frode alimentare e un danno al portafogli dei consumatori, visto che l’extravergine costa almeno il 30% in più del semplice olio d’oliva.

Le indagini di laboratorio, eseguite presso il Laboratorio chimico dell’Agenzia delle Dogane e dei monopoli di Roma, si basano sulla tecnica del test organolettico, pratica la cui affidabilità – specifica Il Salvagente – è sancita da una sentenza del Consiglio di Stato. Alla prova dei fatti, come dicevamo, ben sette prodotti si sono dimostrati non composti da olio extravergine come promesso dall’etichetta. Questi i marchi: De Cecco Classico, Colavita Mediterraneo tradizionale, Carapelli Frantolio, CoricelliCirio Classico, La Badia-Eurospin e il Saggio Olivo di Todis. I veri extravergine sono risultati invece, in ordine di qualità: Monini classico, Bertolli Fragrante, Esselunga classico, Coop, Conad classico, Farchioni, Primadonna Lidl e Carrefour cucina delicata.

La testata sui diritti dei consumatori ha anche contattato le marche produttrici degli oli “fraudolenti” per chiedere un commento. La giustificazione è stata per quasi tutti la stessa: l’olio è vero extravergine, ci sarà stato qualche problema di stoccaggio e trasporto nei campioni testati che ne ha compromesso la qualità.

Ma cos’è tecnicamente un olio extravergine d’oliva? Le caratteristiche da rispettare sono precise e stabilite da un regolamento europeo: consistenza, colore, acidità entro i 0,8 grammi per 100, estrazione solo tramite strumenti meccanici a freddo, entro temperature inferiori a 27 gradi. Inoltre le olive devono essere raccolte a mano seguendo un codificato percorso di separazione dalle foglie, lavaggio, molitura, centrifuga e, se previsto, filtrazione. Completamente diverso il procedimento dell’olio non extravergine che è una miscela composta da un olio raffinato (ottenuto con sostanze chimiche) e vergine. In questo caso il tasso di acidità non deve essere superiore a 1 grammo per 100 grammi.

L'Indipendente non riceve alcun contributo pubblico né ospita alcuna pubblicità, quindi si sostiene esclusivamente grazie agli abbonati e alle donazioni dei lettori. Non abbiamo né vogliamo avere alcun legame con grandi aziende, multinazionali e partiti politici. E sarà sempre così perché questa è l’unica possibilità, secondo noi, per fare giornalismo libero e imparziale. Un’informazione – finalmente – senza padroni.

Ti è piaciuto questo articolo? Pensi sia importante che notizie e informazioni come queste vengano pubblicate e lette da sempre più persone? Sostieni il nostro lavoro con una donazione. Grazie.

Articoli correlati

Iscriviti a The Week
la nostra newsletter settimanale gratuita

Guarda una versione di "The Week" prima di iscriverti e valuta se può interessarti ricevere settimanalmente la nostra newsletter

Ultimi

Articoli nella stessa categoria