Il Regno Unito è pronto a riconoscere gli animali come esseri senzienti: il governo ha presentato al Parlamento l’Animal Welfare (Sentience) Bill, un disegno di legge volto a classificare gli animali vertebrati come esseri che possono provare sentimenti quali dolore o gioia. Tale misura rientra nel piano di azione per il benessere animale adottato dal governo, il quale stabilisce una serie di obiettivi da raggiungere nell’ambito della tutela degli stessi, tra cui appunto quello oggetto dell’Animal Welfare (Sentience) Bill. Il disegno di legge, nello specifico, prevede che ogni nuovo intervento legislativo all’interno di tale materia dovrà tenere conto del fatto che gli animali siano esseri senzienti. Il tutto grazie alla creazione di un “Comitato sulla sensibilità degli animali” che sarà composto da esperti del settore: i ministri del governo dovranno aggiornare il parlamento sulle raccomandazioni formulate dal Comitato.
Ma, seppur tutto questo rappresenti un importante progresso nell’ambito della tutela degli animali, sia il disegno di legge che il piano di azione del Regno Unito non soddisfano pienamente le associazioni ambientaliste. In tal senso, il primo non protegge gli animali invertebrati come astici ed aragoste: il governo, però, ha promesso che prenderà in considerazione ulteriori forme di tutela per crostacei e cefalopodi. Il secondo, invece, non contiene l’obiettivo di bandire le gabbie dagli allevamenti, divieto che invece potrebbe essere introdotto in Europa grazie all’iniziativa dei cittadini europei denominata “End the Cage Age”, un appello che ha raccolto 1,4 milioni di firme in un anno con cui è stato appunto chiesto di vietarle.
Detto ciò, anche l’Italia si sta muovendo a favore della protezione degli animali. Il mese scorso, infatti, la commissione Affari costituzionali del Senato ha approvato all’unanimità l’introduzione della tutela degli animali all’interno dell’articolo 9 della Costituzione. E sebbene tale voto non costituisca un via libera definitivo, si tratta di uno storico passo in avanti.
[di Raffaele De Luca]
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