Nel Regno Unito, precisamente in Inghilterra, sono morte finora 42 persone a causa della variante Delta (ex variante indiana) del Covid-19: 12 di loro avevano ricevuto la doppia dose di vaccino da almeno 14 giorni, 7 si erano sottoposte alla prima iniezione da almeno 21 giorni e le restanti 23 non erano state vaccinate. È quanto si apprende dai dati diffusi da Public Health England (Phs), dai quali emerge infatti che tale variante sia leggermente più resistente al siero, soprattutto nel caso in cui al soggetto sia stata somministrata una sola dose, e che si diffonda più facilmente rispetto alla Alpha B.1.1.7 (ex variante inglese). A tal proposito, i dati sottolineano che più del 90% dei contagi nel Regno Unito (che ha attualmente una media settimanale di quasi 7000 casi al giorno) è ora riconducibile alla variante Delta ed il numero totale di quelli confermati è di oltre 42.000. Per rendere meglio l’idea circa il modus operandi di questa mutazione del virus, basterà ricordare che in Inghilterra a partire dal mese di febbraio, fino al 7 giugno, ci sono stati 33.206 casi di variante Delta: 19.573 contagiati non erano stati vaccinati, 1.785 avevano completato il ciclo e 7.559 avevano ricevuto una sola dose, mentre lo stato di vaccinazione del resto dei soggetti è poco chiaro. Inoltre, tra i contagiati, 383 individui sono stati ricoverati in ospedale: 42 di loro avevano ricevuto entrambe le iniezioni, 86 solo la prima e 251 non erano stati vaccinati.
L’aumento del numero dei casi nel Regno Unito è stato confermato anche dai dati emersi dal sondaggio dell’Ufficio per le statistiche nazionali (Ons), i quali si basano su tamponi effettuati nei confronti di famiglie selezionate casualmente: secondo le ultime stime, in Inghilterra 96.800 persone (1 su 560) hanno avuto il Covid nella settimana terminata il 5 giugno, un numero maggiore rispetto agli 85.600 individui (1 su 640) che lo avevano contratto la settimana precedente. Un incremento dei casi è stato osservato anche in Scozia ed in Galles. In più, i dati dell’Ons confermano anche che la variante Delta sia attualmente dominante nel Regno Unito.
Le autorità sono ovviamente preoccupate per questa situazione, nei confronti della quale però le soluzioni proposte sono quelle ormai note. Boris Johnson, il primo ministro britannico, ha recentemente dichiarato che il governo sarà «cauto» nell’allentare le restrizioni. Inoltre, la dottoressa Jenny Harries, amministratrice delegata dell’Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito, ha invitato le persone a vaccinarsi anche se, come emerso dai dati sopracitati, «la vaccinazione riduce il rischio di malattie gravi, ma non lo elimina».
[di Raffaele De Luca]
Non ne veniamo fuori. È incomprensibile questa mancanza di volontà nell’accettare l’uso delle cure precoci!
Quando capiranno che non è il vaccino la soluzione ma sono le cure precoci? Che tra l’altro funzionano anche con tutte le varianti!