giovedì 21 Novembre 2024

G20: Venezia blindata vive da giorni in ostaggio dei grandi dell’economia

Una Venezia blindata, militarizzata e con gli spostamenti controllati e ridotti al minimo sta accogliendo il G20 dell’economia. L’intera area dell’Arsenale, 48 ettari all’estremità orientale del centro storico, è stata trasformata in “zona rossa”. Qui i ministri dell’Economia e i direttori delle banche centrali dei 20 paesi più industrializzati tengono i loro meeting protetti da ogni possibile manifestazione di dissenso.

Già nei giorni scorsi sono stati installati cancelli per bloccare calle e vie d’accesso ai non addetti ai lavori. Inoltre, c’è stato un forte aumento della presenza delle forze dell’ordine, e motoscafi ed elicotteri stanno monitorando la situazione. È anche stata vietata la navigazione e sono stati bloccati i vaporetti in alcuni canali. Oltre a questo, come previsto da un’ordinanza del Comune sono state sospese dal primo fino all’11 luglio le concessioni degli spazi acquei di 12 rii e canali e sono stati forniti, ai soggetti a cui è stata sospesa la concessione acquea, dei posti barca presso le darsene ubicate nell’isola della Certosa e nella Marina di Sant’Elena. Infine, ad ogni partenza o arrivo dei componenti del G20 viene impedito l’accesso al transito acqueo: su alcuni giornali locali infatti si legge che mercoledì mattina si era formato un «cordone di barche ferme tra l’Accademia e Ca’ Rezzonico».

I cittadini si sfogano sui social: «Sembra di essere in un regime dittatoriale», afferma un utente, mentre un altro si lamenta per «un elicottero che ronza per ore e ore sopra la testa». Inoltre, vi sono anche testimonianze di quanto riportato da alcune testate, ossia il fatto che residenti e frontisti devono munirsi di un pass per potersi muovere nella zona rossa. Ma le proteste non sono solo virtuali: nella giornata di oggi vi sarà una mobilitazione contro il meeting, con un presidio di attivisti che si riunirà in riva delle Zattere dietro lo slogan «Noi siamo una marea, voi solo (G)20!».

[di Raffaele De Luca]

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2 Commenti

  1. “Sembra di essere in un regime dittatoriale”.
    Togli il “sembra” cittadino!
    Perchè ci sarebbe bisogno di un tale sforzo protettivo secondo voi? Qual’è la paura che li spinge a questi provvedimenti?

Comments are closed.

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