Proseguono le proteste in Francia contro le misure annunciate la scorsa settimana dal presidente Emmanuel Macron, ovvero l’obbligo di munirsi del green pass per accedere a diversi locali e mezzi di trasporto pubblici nonché quello di vaccinarsi per il personale sanitario. Nella giornata di sabato, infatti, secondo i numeri riportati dal ministero dell’Interno, 114.000 manifestanti si sono riversati nelle strade delle principali città del Paese. Nello specifico, sono state identificate 136 manifestazioni che hanno mobilitato quasi 96.000 persone nelle regioni francesi, mentre solo a Parigi hanno preso parte alle proteste quasi 18.000 individui, che hanno espresso il loro dissenso al grido di «libertà» e «Macron non vogliamo il tuo pass».
Nella regione dell’Alsazia, poi, più di 7000 persone sono scese in strada secondo quanto riportato dai quotidiani locali. Nello specifico, in 3000 hanno manifestato a Strasburgo, in 2000 a Colmar ed in 2200 a Mulhouse. Anche a Montpellier e Marsiglia c’é stata una partecipazione corposa dei cittadini, con le autorità che hanno contato rispettivamente 5.500 e 4.250 manifestanti. A Lille invece, precisamente a Place de la République, sabato mattina si sono radunate centinaia di persone che, come sottolineato da alcuni media locali, non erano tutte “no vax”, bensì semplicemente contro l’estensione del green pass. Nel pomeriggio sono poi proseguite le contestazioni e migliaia di persone hanno marciato per le strade della città.
Sono state svolte anche proteste in luoghi in cui non erano state autorizzate: ad esempio a Lione le persone si sono radunate per manifestare contro il lasciapassare sanitario e si sono verificati attimi di tensione con le forze dell’ordine, che hanno utilizzato gas lacrimogeni ed hanno poi bloccato il corteo. Anche a Tolosa, nonostante il divieto imposto il giorno prima da parte della prefettura dell’Occitania, si è tenuta una manifestazione a cui hanno partecipato migliaia di cittadini.
Detto ciò, le proteste non erano inaspettate dato che la settimana scorsa i gilet gialli, che sabato hanno partecipato alle manifestazioni, avevano pubblicato un tweet contenente il calendario delle proteste da essi organizzate. Meno attesa, probabilmente, era invece la grande affluenza registrata a questi eventi: già solo attenendosi ai numeri indicati dalle autorità, generalmente al ribasso, è chiaro che non siano di certo poche le persone favorevoli all’introduzione di misure così rigide.
[di Raffaele De Luca]