La Bayer ha ottenuto una prima vittoria legata alla questione della sicurezza del diserbante al glifosato Roundup, prodotto dall’azienda Monsanto, di cui la multinazionale tedesca è proprietaria dal 2018. Gilbert Ochoa, giudice della Corte Superiore della Contea di San Bernardino, in California, ha infatti recentemente stabilito tramite una sentenza che la Monsanto non fosse tenuta ad inserire le avvertenze sui pericoli per la salute al di sopra della confezione dell’erbicida, in quanto l’Epa (Agenzia statunitense per la protezione dell’ambiente) non ritiene che il glifosato sia un probabile cancerogeno. Alla luce di ciò, nella causa intentata da Donnetta Stephens (una persona ammalatasi di linfoma non Hodgkin che utilizzava abitualmente il Roundup da 30 anni) che partirà la prossima settimana in California, non sarà ammesso perseguire tale pretesa.
L’avvocato della querelante, Fletcher Trammell, si è però schierato contro tale decisione, che ha giudicato sorprendente. In tal senso, ha affermato che la tesi secondo cui la Monsanto avrebbe realizzato un prodotto non sicuro immettendolo consapevolmente sul mercato rimanga intatta, e che sarà ugualmente presentata durante il processo. Infine, ha aggiunto che in tutti gli altri tribunali che hanno esaminato questo problema è emerso che il “Federal Insecticide, Fungicide and Rodenticide Act”, ossia la posizione dell’Epa, non pregiudichi i tipi di reclami presentati dalla signora Stephens.
A tal proposito, quella di Donnetta Stephens non è di certo l’unica causa intentata contro Bayer-Monsanto per i danni causati dal glifosato: sono decine di migliaia i querelanti negli Stati Uniti. Anzi, in realtà in origine erano più di centomila le denunce depositate presso vari tribunali statunitensi. Infatti, l’anno scorso la multinazionale tedesca ha raggiunto un accordo per chiudere il 75% dei contenziosi sull’erbicida avviati per tale motivo. Nello specifico, si tratta del pagamento di oltre 10 miliardi di dollari effettuato per ottenere la chiusura di 95mila delle 125mila denunce ricevute.
[di Raffaele De Luca]