Dopo quasi trent’anni di richieste, è stata finalmente creata una cintura di protezione naturale per proteggere le terre del popolo incontattato Kakataibo, in Perù. Si tratta di circa 150mila ettari richiesti formalmente dall’Asociación Interétnica de Desarrollo de la Selva Peruana (AIDESEP) già dal 1993 ed ora riconosciuti dal governo peruviano. Una svolta fondamentale per la preservazione dei diritti, dell’habitat e delle condizioni che garantiscono l’esistenza e l’integrità di questa comunità in isolamento, arrivata anche grazie all’intervento dell’associazione internazionale di protezione dei popoli indigeni Survival International, i cui sostenitori hanno inviato 7mila email ai ministri peruviani per spingerli a varare la misura. Con la creazione della riserva, il Ministro della Cultura del Perù attuerà un sistema di monitoraggio e sorveglianza degli accessi alla zona riservata agli indios incontattati, attraverso l’istituzione di posti di blocco, agenti di protezione e lo sviluppo di un pattugliamento fluviale, terrestre e aereo del territorio e delle aree limitrofe.
Il Perù, dopo il Brasile, è il paese con la più alta concentrazione di tribù incontattate al mondo, ovvero popoli indigeni che non hanno contatti con la civiltà moderna e mantengono quindi uno stretto legame culturale e spirituale con l’ambiente in cui vivono e da cui traggono tutte le risorse necessarie alla loro sussistenza. Accettare e preservare la loro scelta di isolamento è l’unico modo per garantirne la sopravvivenza, visto che la stessa condizione di isolamento li rende particolarmente vulnerabili, specie a virus e batteri che potrebbero introdurre nella loro comunità persone che arrivano da fuori. Per questo motivo l’istituzione della riserva è tanto significativa, così come quella – risalente a pochi mesi fa nel nord-est del paese -, già concessa alla tribù Yavarí-Tapiche. Attualmente, altre quattro sono in attesa di protezione legale, specialmente dopo il recente aumento di violenze, invasioni dei coloni, taglio del legno e estrazioni minerarie sul territorio.
[di Eugenia Greco]