Piove sempre sul bagnato, almeno per Julian Assange. L’Ecuador ha infatti deciso di prendere le distanze dall’editore australiano, revocandogli la cittadinanza con quelle che il suo avvocato, Carlos Poveda, reputa delle scappatoie prive di legittimità.
La naturalizzazione ecuadoregna di Assange è stata ufficialmente annullata poiché, stando a quanto sostiene l’Amministrazione del Paese sudamericano, i carteggi relativi conterrebbero incongruenze, firme differenti, possibili falsi e, persino, alcuni difetti nel versamento degli oneri burocratici.
Elementi che sono stati discussi in tribunale senza che l’accusato potesse dire la sua, visto che l’attivista fondatore di WikiLeaks è attualmente detenuto nel carcere londinese di massima sicurezza di Belmarsh in relazione alla fuga di informazioni che nel 2010 aveva esposto crudamente alcuni degli abusi e dei misfatti perpetrati dal Governo statunitense.
Facile intuire che Guillermo Lasso, Capo di Stato dell’Ecuador insediatosi appena lo scorso maggio, stia cercando di smarcarsi da Assange, una zavorra diplomatica ereditata dal predecessore che potrebbe causare non poche noie politiche, visto che gli USA stanno facendo di tutto per assicurarsi di mettere personalmente le mani sull’uomo.
Assange si era avvicinato a Quito nel 2012 quando, ricercato dalla Svezia a causa di alcune accuse di stupro, aveva deciso di rifugiarsi proprio nell’ambasciata londinese dell’Ecuador, nel disperato tentativo di evitare un’estradizione che, accusa l’attivista, sarebbe stata orchestrata al fine di consegnarlo al potente alleato d’oltreoceano.
Il governo ecuadoregno aveva preso in considerazione di garantirgli l’immunità diplomatica, ma nel mentre i giudici svedesi hanno lasciato cadere il caso e i rapporti tra il fondatore di WikiLeaks e l’ambasciata si sono incrinati pesantemente, con il risultato che nel 2019 l’uomo è stato letteralmente buttato fuori e consegnato di fatto alle Forze di polizia britanniche.
Allora la sua cittadinanza era stata solamente sospesa, ma il nuovo Governo ha infine deciso di recidere definitivamente ogni legame con Assange, personaggio che sta sempre più divenendo il fulcro di scomodissime tensioni internazionali.
[di Walter Ferri]