In Francia, come previsto dal nuovo disegno di legge recentemente approvato dal Parlamento, a partire dal prossimo 15 settembre scatterà l’obbligo di sottoporsi alla vaccinazione anti Covid per alcune categorie di lavoratori: nello specifico si tratta di tutti coloro che prestano servizio negli ospedali, nelle cliniche, nelle case di cura e nelle case di riposo, nonché dei vigili del fuoco. Non tutti i soggetti obbligati, però, accetteranno passivamente questa imposizione, dato che in questi giorni diversi sindacati hanno indetto scioperi a livello nazionale che si protrarranno a lungo.
In tal senso la Cgt, una confederazione sindacale francese che conta 700.000 membri, ha annunciato nella giornata di mercoledì di aver presentato un «avviso di sciopero illimitato a partire dal 9 agosto» ed ha chiesto ai suoi sindacati territoriali di «organizzarsi e mobilitarsi». Tale iniziativa ovviamente si fonda sui principi sostenuti dalla confederazione, che si oppone alla tessera sanitaria e all’obbligo vaccinale. A tal proposito negli scorsi giorni, insieme ad altre organizzazioni, aveva fatto presente al Consiglio costituzionale che la legge francese in questione si ponesse in contrasto con diversi principi costituzionali, quali il diritto al lavoro ed il divieto di discriminazione. Infatti, il Consiglio aveva il compito di pronunciarsi sulla legittimità costituzionale della legge entro il 5 agosto, ma quanto auspicato dai firmatari di tale appello non si è verificato: l’istituzione francese ha convalidato gran parte di quanto era stato stabilito dal governo, confermando anche l’obbligo vaccinale per le categorie sopracitate.
Detto ciò, la Cgt non è di certo l’unica organizzazione sindacale ad aver proclamato uno sciopero in tutto il territorio francese con l’intento di opporsi al green pass e di rivendicare i diritti dei soggetti obbligati a vaccinarsi. Anche il sindacato SUD Santé Social ne ha indetto uno a livello nazionale a partire da mercoledì scorso. «Non siamo contro la vaccinazione ma deve rimanere una libera scelta», ha affermato il segretario generale Jean-Marc Devauchelle. In più, anche alcune sedi locali di SUD Santé hanno emesso avvisi di sciopero a partire dal 4 agosto, come ad esempio a Marsiglia, dove infatti il 5 agosto c’è stata una prima mobilitazione contro l’obbligo vaccinale. Ma proteste del genere si sono verificate anche in altre città: a Lione è iniziato il 29 luglio uno sciopero a tempo indeterminato dei caregiver contro l’obbligo di sottoporsi al siero, ed in Corsica la Cgt del polo ospedaliero di Bastia dal 30 luglio ne ha indetto un altro.
Infine, va ricordato come anche i pompieri siano pronti ad esprimere il loro dissenso nei confronti della vaccinazione obbligatoria: la Federazione Autonoma dei Vigili del Fuoco Professionisti e del Personale Amministrativo e Tecnico Specializzato (FA/SPP-PATS), ossia uno dei principali sindacati francesi dei Vigili del Fuoco, ha annunciato di aver presentato alle istituzioni un avviso riguardante uno sciopero nazionale. Anche esso, come quello della Cgt, sarà a tempo indeterminato ed avrà inizio il 9 agosto.
[di Raffaele De Luca]
Magari li avessi in Italia dei sindacati così.
Landini e compagnia si vergognino.
esatto!