Il Comune di Bologna ha riconosciuto un diritto essenziale per i bambini, ovvero quello di consentire il gioco nelle aree all’aperto degli edifici a uso abitativo. Dunque, dal prossimo 29 settembre – momento in cui la norma approvata entrerà in vigore – non sarà più vietato l’uso dei cortili e de giardini condominiali ai più piccoli. La proposta è nata da diverse associazioni, dai comitati dei genitori e dalle famiglie della consulta Cinnica, consapevoli di quanto gli spazi aperti siano essenziali per il benessere psicofisico [1] dei bambini, specialmente dopo avere vissuto il periodo segnato dalla pandemia. Permettere ai più piccoli di muoversi all’aperto, è infatti di grande importanza anche per il processo di sviluppo sensoriale e motorio; durante l’infanzia, gli imput ricevuti sono essenziali per le capacità dei più piccoli e per la loro crescita. Ecco come, all’aperto, ciò che i bambini percepiscono è ciò che permette loro di entrare in comunicazione con il mondo – e con loro stessi.
È stato Andrea Colombo, consigliere comunale Pd, ad annunciare che in Consiglio comunale, con la prima revisione del Regolamento Edilizio, è stata inserita l’importante norma, dal valore legale sì, ma soprattutto «Di un grande valore culturale». La proposta è stata portata avanti fin dal principio da Andrea Colombo con l’appoggio di Valentina Orioli, vicesindaco e assessora all’urbanistica. L’idea è stata sviluppata ben prima della pandemia per poi – con il periodo segnato dall’emergenza sanitaria e dalla necessaria quarantena – divenire sempre più urgente. Nel riconoscimento di un diritto essenziale per i bambini viene anche data attuazione all’articolo 31 della Convenzione internazionale sui Diritti dell’infanzia [2], approvata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite (20 novembre 1989) che nell’ordinamento italiano corrisponde alla legge n. 176 del 25 maggio 1991 [3].
Il Comune di Bologna riconosce quindi «Il diritto dei bambini al gioco e alle attività ricreative proprie della loro età», come viene specificato nel nuovo Regolamento Edilizio. Fatte salvo le ore di tutela della quiete pubblica e del riposo (che non possono superare le due ore durante il giorno), stabilite dai regolamenti condominiali, nei cortili e nei giardini, nelle aree all’aperto di qualsiasi edificio abitato, deve essere consentito il gioco ai bambini. L’intento è quello, anche, di spingere l’amministrazione comunale a promuovere attività di informazione e sensibilizzazione con Cinnica, i Quartieri e le amministrazioni condominiali.
[di Francesca Naima]