venerdì 22 Novembre 2024

Danimarca: stop al Green Pass e a tutte le restrizioni dal 10 settembre

In Danimarca, tutte le restrizioni Covid-19 saranno rimosse a partire dal 10 settembre. Già da sabato 14 agosto, era stato ufficialmente tolto l’obbligo di utilizzare la mascherina nei trasporti pubblici, unici luoghi in cui l’utilizzo della mascherina chirurgica era ancora obbligatorio. Con la scelta del Governo di non estendere i provvedimenti presi visto lo stato di emergenza sanitaria oltre il 10 settembre, vengono meno le basi legali per le restrizioni adottate fino a questo momento. Rimangono invece in vigore le restrizioni relative ai viaggi in Danimarca, almeno fino al mese di ottobre.

La decisione presa in Danimarca è stata possibile perché, come ha specificato il ministero della salute Magnus Heunicke, il Covid «Non è più una minaccia critica per la società» pur sottolineando che «la pandemia non è giunta al termine e che dunque, se la situazione dovesse peggiorare ancora trasformandosi nuovamente in una vera minaccia per la società, allora il Governo agirà rapidamente per contrastare, ancora una volta, il diffondersi del virus». Il fatto che il Covid sia ora sotto controllo, specifica il ministro, è merito dei «Livelli di vaccinazione record». Questa la lettura ufficiale, anche se seguendo di dati ufficiali raccolti, si nota che la reale differenza di nuovi casi, anche dopo l’acclamato successo della campagna vaccinale, non è effettivamente così ampia: i decessi rimangono stabili e molto bassi da marzo 2021, momento in cui i vaccinati con doppia dose erano appena il 3 per cento. Mentre i casi di contagio sono anzi aumentati, attestandosi a livelli doppi rispetto all’inizio della campagna vaccinale e di dieci volte superiori rispetto alla fine di agosto 2020. Ad essersi invece più che dimezzato è il tasso di ricoveri in terapia intensiva. Di seguito alcune statistiche, considerando che il 6 aprile 2021 la Danimarca fu la prima nazione europea a introdurre il pass sanitario.

 

Secondo i dati raccolti da Our World Data – sito di pubblicazione scientifica che monitora e presenta dati aggiornati sulle condizioni del mondo – la Danimarca è il terzo paese con più vaccinati in Europa. Infatti, chi ha ricevuto la doppia dose del vaccino nel Paese corrisponde al 71 per cento della popolazione. A salire, c’è il Portogallo con il 73 per cento di cittadini vaccinati e, in cima alla lista si trova Malta, che è all’80 per cento di persone vaccinate. Visto il buon punto in cui si trova la Danimarca, è dunque ufficiale la data scelta Governo per fare cadere l’ordine esecutivo approvato a marzo 2020, che classificava il Covid-19 come «Malattia socialmente critica».

[di Francesca Naima]

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6 Commenti

  1. E’ un dubbio legittimo, Giuseppina. Mi basavo sulle dichiarazioni che alcuni hanno fatto, tipo Draghi che ha detto con molto orgoglio che suo figlio, che vive in Inghilterra, e ha diciotto anni, si è fatto tranquillamente vaccinare con Astra Zeneca, e che anche lui lo ha fatto. Poi Mattarella è andato persino col codazzo di fotografi a farsi riprendere mentre si vaccinava, e sia Meloni che Salvini hanno detto di essersi vaccinati, pur ribadendo, nel loro caso, che erano contrari ai vaccini per i ragazzi. Meloni ha detto che mai e poi mai farebbe vaccinare sua figlia, ma questo è l’unico caso di presa di posizione in tutela dell’infanzia. A proposito del parlamento, quando un giornalista ha chiesto a Sileri se non fosse il caso di estendere l’uso del green pass anche alle nostre istituzioni, lui ha risposto che il Parlamento è un luogo di lavoro, e non si può fare. Allora solo i parlamentari lavorano, chi è occupato nella sanità e nell’istruzione non lavora? Mentono sapendo di mentire, ipocriti e meschini.

  2. Vorrei porre un dubbio a Sara: siamo sicuri che si sono vaccinati e hanno vaccinato i figli? In parlamento il greenpass non è richiedibile. Non voglio sembrare più complottista di chi ci governa ma io non credo più a nulla di ciò che i nostri ministri dichiarano. Per il resto invece sono seriamente preoccupata specie quando in parlamento europeo l’Italia vota no all’obbligo del vaccino e alla discriminazione e poi gli stessi ministri votano SI in Italia!

  3. Sono d’accordo con Nameide. Invece vorrei porre un quesito provocatorio a Marco, di cui ho veramente molta stima per i commenti sempre intelligenti e puntuali che posta: come mai se le elite, i politici e le industrie varie che hanno in mente di ridurre la popolazione umana usando vaccini che danneggiano il nostro sistema immunitario, tutti i nostri politici si sono vaccinati e hanno vaccinato anche i loro figli? Sembrerebbe un controsenso. Spiegami, perchè a volte sono talmente tanto ingenua che non riesco ad immaginarmi cose tanto abiette.

  4. Non ci siamo. Di un giornale moderato in più, che si attiene alle statistiche di Sole 24 Ore, che insegue il politicaly correct, non ce ne facciamo nulla.
    Di un articolo che plaude alla fine della crisi grazie al successo delle vaccinazioni, ne possiamo fare a meno.
    Di leggere “Ad essersi invece più che dimezzato è il tasso di ricoveri in terapia intensiva” facendo intendere che questo sia un risultato del vaccino invece che delle terapie domiciliari e della falsificazione dei dati ottenuta col mettere in terapia intensiva covid solo i non vaccinati, non ci può interessare. C’è bisogno di giornalisti svegli e intraprendenti e veramente informati che sappiano fare inchieste e trovare le verità nascoste.
    MENTRE CI RUBANO LIBERTà E DEMOCRAZIA, c’è bisogno di una stampa CORAGGIOSA e … intraprendente.

  5. Temo sia illusorio indicare la Danimarca come esempio.
    Il cappio viene stretto un po qui un po li, secondo e possibilità e la disponibilità dei politici di turno.

    O qui ci rendiamo conto che siamo nel pieno di un progetto folle che si chiama Grande Reset o siamo persi, vediamo solo pezzettini della realtà.
    Bisogna collegare i pezzettini per vedere il disegno che terrificante: è semplicemente la distruzione dell’uomo.

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