giovedì 21 Novembre 2024

Singapore: laboratorio mondiale di controllo e sorveglianza

Alla fine del Settecento, il giurista britannico Jeremy Bentham si era ritagliato del tempo per progettare un'architettura di sorveglianza carceraria che fosse pienamente in linea con la vena utilitarista di cui si è successivamente fatto portavoce: il panopticon. L’idea era fondamentalmente quella di erigere una torre di monitoraggio al centro di una cerchia di celle; avendo l’accortezza di nascondere alla vista i punti di osservazione messi a disposizione dei secondini, i galeotti sarebbero sprofondati nel dubbio di essere perennemente sorvegliati.
La città-stato di Singapore non è costruita...

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2 Commenti

  1. Ma tutto questo sforzo economico per sviluppare sistemi di controllo sociale non potrebbe essere indirizzato a controllare e stanare la criminalità organizzata invece del singolo che si comporta fuori dalle regole?

    • A Singapore la criminalità organizzata è praticamente inesistente, i furti e le rapine non esistono , lo spaccio tantomeno, è una città super sicura in qualsiasi zona tu vada a qualsiasi ora.
      Non c’è una carta per terra o un mozzicone fuori da un posacenere (nelle apposite aree x fumatori).
      È anche per questo che la popolazione accetta di buon grado tutte queste forme di controllo perché la sicurezza e l’ordine sono reali. Ed evidentemente alle persone piace perché vivono tranquilli.

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