Il ministro dei trasporti di Birmingham ha stilato un piano per ridurre il traffico automobilistico della città. Essendo la seconda metropoli più grande del Regno Unito, con 1,2 milioni di residenti – di cui si stima un aumento di 150mila entro venti anni -, il consiglio ritiene indispensabile agire ora, per essere pronti ad affrontare una così importante espansione, anche in relazione all’emergenza climatica. L’obiettivo, quindi, è quello di iniziare a trasformare gradualmente Birmingham in un ambiente più salubre, invogliando le persone ad adottare uno stile di vita e specialmente di spostamenti più sostenibile.
Una bozza del piano era già stata stilata nel 2020 e prendeva spunto da quello di Gand, lanciato nel 2017. La città belga ha dimostrato che cambiare abitudini, anche improvvisamente, è possibile. Questa, infatti, aveva chiuso in una sola notte l’accesso ai mezzi inquinanti, eccetto quelli di soccorso e i veicoli elettrici, dopo aver appurato che la congestione del traffico derivasse da un’eccessiva quantità di brevi spostamenti in auto. Grazie al piano sui trasporti, i veicoli – che a Gand costituivano il 55%-, oggi costituiscono il 27%, e questo ha portato a una rilevante diminuzione dell’inquinamento: dal 2017 i livelli di ossido di azoto si sono abbassati del 20%. Inoltre, impostare e attuare un piano del genere è costato solo 4 milioni di euro, se si considera che la costruzione di un solo miglio di autostrada vede oscillare la spesa tra i 23 e i 35 milioni di euro.
Oggi, il piano per il traffico di Birmingham contiene una serie di principi che guideranno degli investimenti atti a trasformarla in una città migliore per tutti, indipendente dall’età, dalla disabilità e dal reddito. Riassumendole, le misure che verranno adottate riguarderanno la riduzione dell’impatto dei trasporti sull’ambiente, affinché Birmingham possa diventare una città a emissioni zero entro il 2030; la creazione di un contesto fatto di interazione, fornendo alle persone nuove opportunità di lavoro e formazione; dare priorità ai cittadini e non più ai trasporti, con la rivitalizzazione del centro città, grazie alla chiusura di alcune strade al traffico automobilistico, l’introduzione di autobus a emissioni zero e il miglioramento delle piste ciclabili.
[di Eugenia Greco]