In Sicilia, precisamente nei fiumi della provincia di Agrigento, sono state ultimamente sversate le cosiddette “acque di vegetazione”, che rappresentano l’ultimo scarto della molitura delle olive nei frantoi e che provocano l’inquinamento delle acque. È quanto si apprende dall’associazione ambientalista MareAmico, che ha denunciato tale pratica ponendo la lente d’ingrandimento soprattutto sulle pessime condizioni attuali del fiume Naro, corso d’acqua che sfocia nel Mar Mediterraneo. Un video pubblicato recentemente dall’associazione mostra infatti come il fiume in questione abbia un evidente colore nerastro, il che secondo gli ambientalisti sarebbe appunto dovuto allo sversamento delle acque di vegetazione.
A tal proposito il presidente dell’associazione Mareamico Agrigento, Claudio Lombardo, ha affermato: «Ancora una volta quest’anno, come negli scorsi anni, degli imprenditori irresponsabili hanno versato le loro acque di vegetazione nei fiumi e nei torrenti, nonostante l’intensa attività delle forze dell’ordine che hanno cercato di controllare tutti i frantoi. Per la presenza delle stesse il fiume Naro è diventato nero, così come tanti altri fiumi in provincia di Agrigento».
«Le acque di vegetazione – ha aggiunto Lombardo – sono 200 volte più inquinanti delle fognature perché sottraggono ossigeno all’acqua, portando alla morte di ogni forma di vita nei fiumi e nel mare prospiciente». In tal senso, bisogna ricordare che però esse se da un lato sono dannose per fiumi e mari, dall’altro rappresentano un ottimo concime per i terreni. Tale pratica dunque è anche sinonimo di spreco in quanto non solo distrugge la fauna dei corsi d’acqua, ma priva anche i terreni di risorse utili per la concimazione.
[di Raffaele De Luca]
Mannaggia di solito ordino olio siciliano di quella zona… quest’anno cambio e provo con uno pugliese, sperando che i nostri imprenditori non siano tutti così…