“La tecnologia moderna e la psicologia di massa tendono a suggerire sempre nuove possibilità di controllo delle norme di comportamento, delle attività e delle convinzioni delle masse. Non si tratta più soltanto del controllo sull’informazione…. La stampa scientifica internazionale ha ampiamente discusso di nuovi mezzi tecnici che vanno dal controllo biochimico del tasso di natalità al controllo biochimico ed elettronico dei processi psichici…
La tentazione di un potere senza precedenti che sarebbe affidato… ad un gruppo particolare in seno all’umanità divisa, dai sapienti consigli dei suoi futuri aiutanti intellettuali, gli automi capaci di ‘pensieri’ artificiali, potrebbe diventare una trappola fatale. Se la libertà di pensiero non verrà difesa, e se l’alienazione non verrà eliminata, questo genere di pericoli diverranno realmente attuali nel giro di pochi decenni, quale naturale prodotto di una burocrazia che identifica il bene pubblico con l’autorità del governo”.
Andrej D. Sacharov: “Progresso, coesistenza, libertà intellettuale”, 1968.
[di Gian Paolo Caprettini]