Un team di scienziati di Dublino ha scoperto che l’acqua del rubinetto produce uno scudo protettivo naturale contro le microplastiche efficace fino al 99,8%. Una rivelazione importante che potrebbe aiutare a prevenire il rilascio di tali sostanze dannose da parte dei più comuni elettrodomestici, come i bollitori in plastica. Nello specifico, la ricerca spiega che l’acqua che sgorga nelle nostre case, non è H2O pura al 100% ma contiene oligoelementi e minerali in grado di impedire alla plastica di degradarsi e di rilasciale particelle di materiale plastico le quali, non solo sono molto inquinanti, ma possono anche essere portatrici di una serie di contaminanti particolarmente dannosi, come residui di metalli o sostanze chimiche organiche.
Quando la plastica si deteriora e rilascia microplastiche, queste contaminano l’ambiente e nuocciono alla salute dell’uomo. In condizioni di alta concentrazione o alta suscettibilità individuale, come riportato in uno studio pubblicato su Science of The Total Environment, queste possono causare lesioni infiammatorie, stress ossidativo, e persino cancerogenicità e mutagenicità. Addirittura, secondo i ricercatori, l’acqua del rubinetto può, nel tempo, far sviluppare una pellicola protettiva agli elettrodomestici nei quali è utilizzata, come i bollitori ad acqua. La prossima frontiera annunciata dal team di Dublino è quella di riprodurre in laboratorio la pellicola protettiva contro le microplastiche, con l’obiettivo di poterla applicare già in fase di fabbricazione sulla plastica, impendo così il rilascio di microparticelle nocive.
Nel frattempo, una nuova prova di come il consumo di acqua del rubinetto sia non solo più economico e sostenibile, ma pure più salutare rispetto a quella in bottiglia.
[di Eugenia Greco]