La sezione Famiglia del Tribunale civile di Milano ha ordinato la vaccinazione di una quattordicenne, contraria ad immunizzarsi. I genitori della ragazza avevano pareri opposti sulla questione e la Corte ha dato ragione al padre, pro inoculazione. Lo riporta il Corriere della sera, sottolineando che il Tribunale, seguendo una sentenza della Cassazione del 2015, non si è conformato alla volontà della ragazza, poiché in essa ha colto un dissenso non informato ma influenzato dalla madre, giudicata «contraria alla vaccinazione con posizioni aprioristiche che trascurano del tutto gli approdi della scienza internazionale». Per questo, secondo il tribunale, la ragazza non avrebbe avuto «una adeguata informazione» e pertanto non avrebbe potuto esprimere «un consenso/dissenso veramente informato». Quindi il Tribunale ha autorizzato il padre a fare vaccinare la figlia, nonostante il parere contrario della madre e della figlia stessa.
Insomma, fuor di metafora, per il Tribunale la ragazzina è vittima della propoganda no-vax e ignora la scienza. Il fatto che la vaccinazione non sia obbligatoria non è stato tenuto in conto, così come pare evidente che non abbiano trovato spazio nei ragionamenti del giudice i numerosi studi che mettono in dubbio l’opportunità e il rapporto rischi-benefici sulle vaccinazioni dei più giovani.
«Sia papà che mamma — ha spiegato la 14enne alle giudici ed alla presidente Anna Cattaneo — mi hanno chiesto cosa volessi fare e visto che il vaccino è nuovo e potrebbe scaturire effetti collaterali, io avrei voluto aspettare ancora un po’. Non sono stata influenzata. Non vado al ristorante o in luoghi chiusi dove serva il green pass. Pertanto non vorrei vaccinarmi al momento». La ragazza era stata affidata anni prima ai Servizi sociali di un Comune milanese, ma questi ultimi non se la sono sentita di prendere una decisione. La vaccinazione Covid infatti non é tra quelle obbligatorie e così la questione è tornata di fronte al Tribunale.
[di Iris Paganessi]
Io invece sposto l’attenzione sul padre di questa ragazza, al poco amore che ha per la figlia, obbligata ad un trattamento sanitario obbligatorio non privo di rischi per la sua fascia d’età. Se a questa ragazza dovesse succedere qualcosa dopo la vaccinazione, questo essere (chiamarlo uomo sarebbe insultare gli uomini), non avrà più pace per il resto della sua vita. Io, ovviamente, spero con tutto il cuore che a questa ragazza non accada nulla.
Da brividi. Nemmeno in Cina.
Se questa è la magistratora cosa possiamo raginevolmente sperare?
Può salvarci solo l’imprevisto, la Provvidenza.
Non un giudice ma il governo è responsabile di questi scontri all’interno delle famiglie che fanno vacillare i matrimoni. Ci si rivolge ad un tribunale perché decida al posto dei genitori ? Ebbene questo è un buon motivo per divorziare, secondo me.