domenica 22 Dicembre 2024

Per la prima volta un occhio stampato in 3D è stato impiantato in un paziente

Per la prima volta è stato stampato e impiantato un occhio in 3D. Si tratta di un occhio totalmente diverso dalla classica protesi in acrilico, completamente digitale e che consente di accorciare notevolmente i tempi di produzione. L’impianto è avvenuto al Moorfields Eye Hospital di Londra su un un ingegnere inglese di 47 anni e, nonostante il tutto sia ancora in fase sperimentale, l’operazione ha dato ottimi risultati. L’uomo, infatti, dopo due settimane durante le quali ha testato la differenza tra il “nuovo occhio” e la protesi tradizionale, ha deciso di tornare a casa con quello digitale.

Ma quali sono i vantaggi di un occhio 3D? Ci sono diversi aspetti positivi, spiegano gli esperti. In primo luogo, la protesi è più realistica e presenta peculiarità dell’organo molto più precise e definite come, ad esempio, la profondità della pupilla. Poi, altro aspetto vantaggioso, è il metodo attuato per ottenerlo, il quale risulta meno invasivo. Difatti, la tecnica tradizionale, si fonda su modelli creati e testati nella cavità oculare tramite una procedura che, specialmente nei pazienti più giovani, richiede l’anestesia. Nel caso, invece, dell’occhio digitale, il prototipo è costruito sulla base delle scansioni dell’organo, ovvero sull’imaging o diagnostica per immagini, processo attraverso cui è possibile osservare un’area di un organismo non visibile dall’esterno.

Caratteristica importante di questa novità medica è il rapido processo di produzione. Dopo, infatti, aver raccolto le immagini, si impiegano solo due ore e mezza per stamparlo in tridimensionale. Un lasso di tempo brevissimo – soprattutto se si considerano le sei settimane necessarie per il procedimento classico – che permette di accorciare le liste di attesa, avvantaggiando così le strutture sanitarie e gli specialisti. È importante specificare, tuttavia, che nemmeno l’occhio digitale consente di riacquistare la vista, ma risulta essenziale non solo per mantenere il movimento e la funzionalità delle palpebre, ma anche per il benessere psicologico delle persone, in quanto dal punto di vista estetico risulta molto più gradevole. Ora, gli esperti sono decisi ad approfondire gli studi, con l’obiettivo di dimostrare le potenzialità della nuova tecnologia.

 

[di Eugenia Greco]

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