Il Ministero della Difesa ha disposto la ripresa delle operazioni di espropriazione di circa 100 ettari tra i comuni di Lentini e Catania, nella Sicilia orientale, per l’ampliamento della base aerea militare NATO di Sigonella. L’intera operazione era stata sospesa dopo che la Procura catanese aveva accusato due ufficiali di “tentativo di istigazione alla corruzione”, ma con un decreto emanato il 6 dicembre, senza attendere nemmeno la fine delle indagini, “l’occupazione immediata” dei terreni di proprietà dei cittadini può riprendere indisturbata.
L’espropriazione dei terreni siciliani per l’espansione della base aeronavale militare di Sigonella, utilizzata anche per operazioni della NATO, è stato sospeso dopo che due ufficiali dell’Aeronautica militare sono stati accusati di “tentativo di istigazione alla corruzione”. Le indagini avevano preso il via dalle rivelazioni fatte da un collaboratore della Sater, una delle società oggetto dell’esproprio. Era stato così portato alla luce il tentativo dei due ufficiali di ottenere un pagamento in contanti dal proprietario dei terreni in cambio di indennizzi superiori rispetto ai valori di mercato e ottenibili in tempi più rapidi, oltre ad un ampliamento dell’area da espropriare che avrebbe garantito un vantaggio per i privati e un danno economico per i contribuenti.
A seguito dei fatti, il Generale Ispettore del Ministero della Difesa Giancarlo Gambardella aveva disposto la sospensione dei procedimenti di esproprio previsto per 100 ettari di terreni, “in analogia a quanto regolarmente avviene in occasione dell’avvio di un’indagine giudiziaria sui comportamenti della pubblica amministrazione” col fine di “tutelare gli interessi pubblici e privati coinvolti”. Tuttavia la decisione non ha tardato ad essere revocata, nonostante le indagini della Guardia di Finanza e della Procura di Catania non siano ancora giunte a termine. Con il decreto del 6 dicembre 2021 infatti il Ministero della Difesa ha disposto della ripresa delle operazioni, ordinando “l’occupazione immediata degli immobili individuati, finalizzata all’esproprio degli stessi e necessaria per l’esecuzione delle opere”.
L’esproprio dei terreni è volto ad ampliare la base di Sigonella, rendendola il principale snodo per le operazioni degli mezzi aerei cisterna che riforniscono in volo i cacciabombardieri e aerei cargo della NATO che transitino sul Mediterraneo in direzione del continente africano o delle aree mediorientali. Stando a quanto riportato dall’indagine svolta dal giornalista Antonio Mazzeo, il nuovo decreto riguardo le procedure di espropriazione è tutt’altro che “completo e trasparente”, in quanto non viene specificata l’estensione delle superfici dei terreni. Il principale beneficiario degli accordi è la Società Agricola Turista Etna Riviera s.r.l (Sater), con sede a Catania, i cui soci sono Mario Ciancio Sanfilippo, imprenditore leader nel settore dell’editoria e della comunicazione siciliana, i figli e la moglie. Ciancio risulta essere anche amministratore ed unico rappresentante della Sater.
Nel 2018 la Sater era stata sottoposta a sequestro giudiziario dal Tribunale di Catania, su indicazioni della Direzione Distrettuale Antimafia, dopo che Ciancio era stato accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, ma il provvedimento è stato annullato definitivamente a gennaio del 2021 in seguito all’assoluzione di Ciancio. Con il decreto del 6 dicembre è stato confermato l’aumento degli ettari di terreno espropriati all’azienda, già disposto da una relazione ispettiva dello scorso marzo firmata dai due ufficiali indagati a Catania, con un relativo indennizzo portato da 1,8 a 2,5 milioni di euro.
Come fa notare Mazzeo, sono molti gli interrogativi ancora aperti riguardo l’intera operazione, che si aggiungono ai dubbi sui trascorsi giudiziari delle parti in causa e su quelli ancora in corso. Non è stato ancora valutato, per esempio, l’impatto socio-ambientale e sulla popolazione causato dall’aumentare del traffico aereo e dei velivoli cisterna, che trasportano grandi quantità di gasolio. Tuttavia, la visita ufficiale del governatore della Sicilia Musumeci alla base di Sigonella non lascia dubbi su quale sia la direzione nella quale la politica e l’amministrazione intendono muoversi.
[di Valeria Casolaro]