Ultimamente si è parlato molto di criptovalute, NFT, Web3 e, soprattutto, metaverse, tuttavia esiste un ulteriore elemento “futuristico” della digitalizzazione, un elemento che è già ora parte integrante della nostra vita, seppure in maniera ancora estremamente grezza: l’Internet of Things (IoT) ovvero l’“internet delle cose”.
Cos’è lo IoT
Nel suo Ubik, l’autore di fantascienza Philip Dick descrive un futuro dalle tinte paradossalmente obsolete in cui lo squattrinato protagonista intavola un dibattito con la porta del suo stesso appartamento. Questa gli intima con voce artificiale di pagare ci...
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Articolo superficiale e noioso. Non approfondisce affatto i pericoli e i progetti che stanno dietro alla questione. Questo mi interessa. Questa informazione la posso trovare gratis sul main stream senza bisogno di abbonamenti.
Da questo periodo distopico l’uomo emergerà più umano e si libererà di tutte le tecnologie inutili per la sua felicità e completa realizzazione, che in questo momento lo stanno rendendo uno schiavo.
Non c’è un alternativa: o questo o la fine dell’umanità.
Articolo ben fatto, come al solito. Costruito con professionalità ed onestà giornalistica che lo pone in una posizione di equilibrio, aprendo questioni piuttosto di darne sentenze in risposta, con attenti esempi citati, come al solito, però per me il lettore non ci sono molti dubbi su le volontà commerciali sul ruolo dei legislatori o la parte che giocheranno i consumatori, e tuttalpiù sulle volontà che costruiscono e dirigono questo schema. Transumanesimo, klaus schwab per informarsi, e oltre guardare dentro di sé.
Da questo periodo distopico l’uomo emergerà più umano e si libererà di tutte le tecnologie inutili per la sua felicità e completa realizzazione, che in questo momento lo stanno rendendo uno schiavo.
Non c’è un alternativa: o questo o la fine dell’umanità.
Mettere mano velocemente alla discussione e legalizzazione controllata eticamente di questi strumenti.
Un pericolo per la libertà e la privacy.