È passata una settimana da quando il Freedom Convoy, in protesta contro le misure e le politiche del governo di Justin Trudeau, è arrivato ad Ottawa. Sono almeno “500 i veicoli pesanti associati alla manifestazione che si trovano nella zona rossa” secondo la polizia, oltre alle migliaia di persone si sono unite alla protesta. I manifestanti hanno promesso che rimarranno in strada fino a quando tutti i mandati e le restrizioni Covid-19 non saranno scomparsi; anche se, su insistenza delle autorità governative e della polizia di Ottawa, è stata interrotta una delle principali fonti di supporto finanziario per la manifestazione; per una presunta “violazione delle norme” a seguito di non meglio specificati “atti violenti” compiuti dai dimostranti che stanno manifestando dallo scorso 23 gennaio.
#TruckersConvoy2022 in Ottawa, Canada last night, despite snowfall and cold temperatures: families dancing to the Conga, hot chocolate, and just warm Canadian hospitality🇨🇦#HonkHonk @JustinTrudeau @fordnationpic.twitter.com/uHTXABwQfi
— Kulvinder Kaur MD (@dockaurG) February 4, 2022
La piattaforma di crowdfunding GoFundMe ha quindi bloccato la raccolta fondi che stava cercando donazioni per aiutare i camionisti con il costo di carburante, cibo e alloggio. La campagna aveva ricevuto più di 10 milioni di dollari canadesi (oltre 6 milioni di euro) che ora dovranno essere rimborsati e non donati ad altre associazioni benefiche certificate da GoFundMe, come invece avrebbe voluto procedere la piattaforma. La campagna era diventata la seconda più grande in Canada, dopo quella creata a seguito dell’incidente con l’autobus di Humboldt Broncos nel 2018.
Ieri, il consiglio dei servizi di polizia di Ottawa ha tenuto una riunione d’emergenza, ma non è riuscito ad escogitare un piano d’azione chiaro. Le autorità hanno bollato la protesta come un’occupazione dirompente ben organizzata, definendola “sempre più instabile e pericolosa”. Per questo motivo, il capo della polizia ha affermato che verranno utilizzate tutte le risorse di Ottawa per far terminare la protesta ed ha persino avvertito i suoi colleghi che chiunque fosse stato visto dare “cibo, acqua, carburante, logistica o finanziamenti” ad un manifestante, sarebbe stato perseguito nella misura massima consentita dalla legge.
Clips coming out of Quebec City on social media this afternoon. Large crowd assembled in front of the National Assembly to oppose COVID-19 mandates. High spirits and chanting.
I have never seen anything like this. This is happening across Canada. pic.twitter.com/X3mvLy8MTS
— Cosmin Dzsurdzsa (@cosminDZS) February 5, 2022
Nel frattempo il movimento anti-mandato si è diffuso ben oltre la capitale della nazione. Un’importante protesta, in solidarietà con il Freedom Convoy, si è tenuta anche a Toronto e nella provincia del Quebec.
[di Iris Paganessi]
Grande popolo Canadese, se tutti prendessimo esempio da loro sarebbe finito tutto in pochissimo tempo, invece stiamo attendendo la tecnica della rana bollita così da non aver più le energie per poter reagire a questi luridi porci abusivi del potere
Grandissimi. Solidarietà e sostegno al popolo canadese. Che fosse un esempio per tutti noi
Grazie ad Iris per l’ampliamento della visione dei fatti del mondo , e per un modo nuovo di approcciarsi alla realtà .