La casetta che ospitava il punto informativo del movimento No Tav nel presidio di San Didero, in val di Susa, è stata distrutta da un incendio questa notte. A denunciarlo sono proprio gli attivisti No Tav, i quali tramite un comunicato pubblicato sul sito notav.info hanno definito l’accaduto un «ennesimo gesto vile e intimidatorio» che però «non fermerà di certo la determinazione del Movimento No Tav di presidiare e stare nei luoghi teatro dello scempio nella nostra valle».
Si tratta del secondo atto ai danni dei presidi No Tav: gli attivisti specificano in tal senso che quanto accaduto fa seguito al «tentato incendio del tendone». Intorno alle ore 23:30 del 4 gennaio, infatti, una porzione del presidio No Tav di San Didero venne incendiata, ma il peggio fu scongiurato grazie all’intervento dei vigili del fuoco. Venne poi bonificata l’area dell’incendio andando a rimuovere la roulotte retrostante il tendone, dove le fiamme divamparono maggiormente per poi diffondersi solo parzialmente alla copertura ed alla struttura del tendone.
Già in quel caso i No Tav sostennero che la matrice dell’incendio fosse evidentemente dolosa, in quanto in seguito al confronto con i funzionari dei vigili del fuoco si andarono ad escludere una serie di possibili cause accidentali. Inoltre anche allora gli attivisti tennero duro e non mollarono di un centimetro, affermando che quanto accaduto non avrebbe fermato «il Movimento No Tav e le sue iniziative».
[di Raffaele De Luca]