Nella giornata di oggi a Wellington, in Nuova Zelanda, la polizia ha arrestato 122 persone che da tre giorni stavano occupando l’area del Parlamento per protestare contro le misure anti Covid messe in campo dal governo. Gli agenti infatti si sono recati nella zona antistante al Parlamento per cercare di sgomberare i manifestanti, che si sono rifiutati di lasciare l’area in questione nonostante essa sia stata ufficialmente chiusa questa mattina. Sono quindi scoppiati dei tafferugli, con gli agenti che hanno cercato di liberare con la forza la zona e con la folla che ha gridato «vergogna» ai poliziotti. Questi ultimi, come detto, hanno poi arrestato oltre 120 persone, che adesso rischiano di essere accusate di violazione di domicilio ed ostruzione.
NEW ZEALAND
Mass protests against coronavirus restrictions are taking place in New Zealand. The police have already arrested 120 people. pic.twitter.com/Hd4MI6Mm9e— Ignorance, the root and stem of all evil (@ivan_8848) February 10, 2022
La polizia, che ha altresì fatto sapere (tramite delle dichiarazioni del sovrintendente Corrie Parnell) di aver usato spray al peperoncino nei confronti di alcuni manifestanti che «hanno tentato di violare il cordone delle forze dell’ordine», non è però riuscita a far terminare del tutto la protesta dei cittadini. Certo, come comunicato dalla stessa polizia «il numero di manifestanti è diminuito in modo significativo», ma non tutti hanno abbandonato la zona, motivo per cui anche durante la notte la polizia «manterrà la propria presenza». Diverse strade intorno all’area infatti sono ancora bloccate, e per tale ragione le forze dell’ordine hanno esortato i pendolari di Wellington a «pianificare il loro viaggio di conseguenza». In tutto ciò la polizia ha altresì invitato i manifestanti a rimuovere immediatamente i veicoli, principalmente camion e camper, che bloccano le strade nei pressi del Parlamento.
A tal proposito, infatti, bisogna ricordare che la manifestazione in questione è nata proprio ispirandosi a quella dei camionisti canadesi, che da diversi giorni stanno protestando contro le restrizioni legate al Covid e che recentemente hanno ottenuto una prima vittoria. A Wellington la protesta è iniziata martedì, quando circa un migliaio di persone hanno occupato la zona attorno al Parlamento bloccando le strade con i loro veicoli. Successivamente, poi, alcune di esse hanno piantato delle tende e si sono accampate fuori dal palazzo del Parlamento, con la polizia che appunto oggi – al terzo giorno di protesta – è intervenuta nel tentativo di sgombrarle con la forza.
Da 3 giorni dunque i manifestanti stanno esprimendo con determinazione il proprio dissenso nei confronti delle restrizioni anti Covid ed in particolare dell’obbligo di vaccinazione per alcune categorie di lavoratori, come ad esempio insegnanti ed operatori sanitari. Le autorità però non sembrano al momento voler considerare la loro voce, dato che il primo ministro Jacinda Ardern ha detto di non avere intenzione di incontrare i manifestanti ed ha sottolineato che la maggioranza dei neozelandesi ha invece mostrato il proprio sostegno al programma di vaccinazione del governo.
[di Raffaele De Luca]
Le stesse tattiche in tutto il mondo, ignorano le proteste, anche per mesi, obbligano i media a non riferirle. Francia, Canada, Australia, Nuova Zelanda, stesso modus operandi ovunque. È palese che sono guidati dalla stessa mano.
La maggioranza dei neozelandesi è favorevole alla campagna vaccinale…..che tristezza questa affermazione.
Uguale, uguale come in Italia… 🙁