venerdì 22 Novembre 2024

Latte di patate: la nuova moda alimentare in arrivo sul mercato

Periodicamente vengono lanciate sul mercato nuove mode culinarie, per far salire le vendite dell’industria alimentare su particolari settori che sfruttano il marketing ingannevole, frutto di bugie o comunque di mezze verità. Basti ricordare la moda del sale dell’Himalaya, quello che veniva descritto come salutare e ricco di mille benefici ma che alla fine, dopo tanto clamore, si è rivelato un sale comune di roccia dalla composizione per nulla differente rispetto a quella del comune sale marino. L’unica caratteristica che li distingue è il tipico colore rosa, dato dalla ruggine, del sale himalayano. Il sale infatti, contiene anche ferro fra i vari minerali, ma quando il ferro si ossida si forma la ruggine (tecnicamente in chimica il nome esatto è ossido di ferro) e, com’è possibile immaginare, non ha alcuna proprietà salutare per il corpo; semmai produce l’effetto contrario: è nociva.

Altro trend di alcuni anni fa furono le bacche di Goji, che sembravano essere un cibo miracoloso e alla fine si sono rivelate per quello che sono: una bacca piena di pesticidi coltivata in maniera intensiva in Cina ed esportata in tutto il mondo, con meno vitamine e antiossidanti della comune mora e dei mirtilli.

Negli ultimi tempii è esplosa anche la moda del latte vegetale come sostituto più salutare del latte vaccino. Tuttavia, il latte di mandorle ad esempio, conteneva appena il 2% di mandorle e una gran quantità di zucchero, aromi, additivi aggiunti e acqua.

Oggi però, la nuova trovata è il latte di patate e presto verrà dipinto dal marketing come l’alternativa più sana e sostenibile per l’ambiente, al latte di mucca. Ma anche questa volta sarà solo una fregatura a cui molti abboccheranno. Una azienda svedese lo ha già prodotto e lanciato sul mercato in Svezia, nel Regno Unito e presto arriverà anche in Italia e in tutti gli altri mercati del mondo occidentale.

Ma perché sarà una fregatura? 

Il “latte” di patate è la creazione di Eva Tornberg, professoressa e ricercatrice presso l’Università di Lund. Nel 2017, ha trovato il modo per trasformare delle normalissime patate in un drink vegetale. Il “latte” è ottenuto mischiando le patate con olio di colza. Riscaldando la mistura, secondo specifiche modalità, è possibile ottenere un “latte” particolarmente cremoso. La bevanda è stata commercializza in una formula che contiene anche proteine di piselli, maltodestrine (zuccheri), fibra di cicoria e aromi naturali, oltre all’aggiunta di vitamine D, B12 e acido folico.

L’illusione di un prodotto salutare e sostenibile

Ovviamente il marketing di questo prodotto punterà tutto sul fatto che il latte di patate, rispetto ad altre bevande a base vegetale e al latte di mucca, è adatto a una gamma più ampia di persone perché non contiene i più comuni e diffusi allergeni alimentari, come la soia (latte di soia), la frutta a guscio (latte di mandorle o noci), il glutine (latte di avena) e il lattosio (latte di mucca). Riguardo la maggiore sostenibilità ambientale si dirà che rispetto ad altre coltivazioni come la soia e l’avena le coltivazioni di patate richiedono meno acqua e meno ettari di terra per la stessa resa. Potrebbe essere vero, ma va messo in conto anche tutto ciò che viene aggiunto nella produzione di questa bevanda e il conseguente impatto ambientale: come per l’olio di colza o gli aromi, ad esempio.

Il vero inganno però è questo: il contenuto reale di patate nel prodotto è talmente esiguo (6%) che bisogna “arricchirlo” con vitamine e proteine derivanti un’altra fonte (piselli). Inoltre, senza zuccheri e aromi, il suo sapore sarebbe quello di acqua sporca. Senza dimenticare il fatto che le patate sono naturalmente a basso contenuto di grassi e pertanto  viene aggiunto del grasso extra, l’olio di colza (parliamo della versione uscita sul mercato in Svezia e Regno Unito).

Si può concludere quindi, che il latte di patate è solo un’illusione, che non può essere considerata una valida alternativa nutrizionale al latte di mucca; e quando arriverà sul mercato anche in Italia, continuare a comprare semplicemente delle buone patate, potrà far ottenere i veri benefici e i nutrienti di questo prezioso alimento.

[di Gianpaolo Usai]

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