Nel nuovo report La tutela della fauna selvatica e il bracconaggio in Italia Legambiente denuncia l’inadeguatezza della ormai trentennale normativa a tutela della fauna omeoterma (mammiferi e uccelli) e che regola l’attività venatoria. La legge proteggerebbe appena l’1,1% della fauna presente sul territorio e non porrebbe soluzioni adeguate a problemi quali la tutela della biodiversità e il bracconaggio. Secondo il report in Italia la gestione della fauna omeoterma è affidata per la quasi totalità ai cacciatori e solamente in parte residuale agli enti pubblici, mentre il bracconaggio alimenta un mercato d’affari che oscilla tra i 50 e i 70 milioni di euro.