In Italia sono 7423 i centri a rischio dissesto idrogeologico, ovvero frane, alluvioni ed erosione: è quanto rivela un rapporto dell’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), citato da La Stampa. Le cause sono per lo più il cambiamento climatico e il consumo di suolo, dovuto all’ampliamento indiscriminato delle aree urbane e all’abbandono dei centri montani, con il conseguente venir meno degli interventi di manutenzione. Sono 8 milioni i cittadini a risiedere in aree ad alta pericolosità. Unico dato positivo emerso dal rapporto: i litorali italiani in avanzamento superano quelli in erosione.