Mentre i retroscena geopolitici dipingono il governo di Pechino attivo per cercare di favorire una soluzione negoziale al conflitto ucraino, il portavoce degli Esteri cinese Zhao Lijian ha ribadito quelle che per il governo cinese sono le responsabilità per la guerra in corso: «La Nato e gli Usa hanno spinto le tensioni tra Russia e Ucraina fino al punto di rottura». Attacco anche verso le sanzioni: «Brandire il bastone non porterà mai pace e sicurezza». La Cina ha ribadito nuovamente «le buone relazioni» con il governo di Putin. Al punto che, secondo la testata finanziaria Bloomberg, il governo di Pechino starebbe valutando un ingresso azionario in Gazprom e in altri colossi dell’economia russa.