Escherichia coli ed ammonio, nonché tracce di glifosato, sono stati trovati all’interno delle acque del fiume Tevere, che versa in condizioni preoccupanti: è quanto emerso da un rapporto basato sulle analisi condotte – con il coordinamento scientifico dell’ecologa fluviale Bruna Gumiero – dall’Associazione A Sud insieme a cittadine e cittadini di Roma ed al Coordinamento Romano Acqua Pubblica. Il dossier, intitolato “Giù al Tevere: monitoraggio civico ambientale partecipato a Roma”, sottolinea che i valori di ammonio e del noto batterio fecale Escherichia coli siano molto elevati, ma che a preoccupare sia certamente anche la presenza del glifosato, un erbicida che la Fondazione per la ricerca sul cancro (AIRC) classifica come probabile cancerogeno.
Dal rapporto, frutto di un un anno di lavoro in cui è stato monitorato mensilmente il fiume in 8 postazioni piazzate da Roma nord a Roma sud, è emerso nello specifico che nel 79,8% dei campioni la concentrazione di Escherichia coli fosse al di sopra del limite per l’idoneità alla balneazione dei corsi d’acqua dolci. Inoltre, come anticipato, i valori di ammonio sono risultati essere “generalmente molto elevati” anche se, si legge nel report, “in considerazione del fatto che è stato usato un kit da campo di cui non si conosce ancora l’affidabilità si ritiene necessario proseguire questo campionamento con uno strumento di maggior precisione prima di fare affermazioni che potrebbero non essere del tutto corrette”. Infine, per quanto riguarda il glifosato, non solo la sua presenza e quella del suo metabolita AMPA è stata “rilevata in alcune circostanze”, ma in un caso essi sono stati “trovati in quantità molto rilevanti”. “Il 21 giugno 2021 sono stati registrati valori molto elevati di glifosato ed AMPA”, si legge infatti nel dossier, nel quale si precisa però altresì che essi dovranno essere ulteriormente verificati poiché “dopo solo un mese dal campionamento hanno subito una riduzione di 1 su 1000”.
Ad ogni modo, si tratta comunque di dati che preoccupano in quanto, come sottolineato all’interno del report, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) “l’inquinamento dell’acqua è un aspetto ambientale determinante per la salute umana, assieme all’inquinamento atmosferico o ai cambiamenti climatici e, insieme a questi ultimi ed alla perdita di biodiversità, è da considerarsi la terza emergenza planetaria”. Proprio a tal proposito, infine, non si può non ricordare che – stando alle ultime evidenze scientifiche emerse in Italia – nel nostro Paese il problema dell’inquinamento dell’acqua è ampiamente presente. Non solo infatti, come sottolineato da tale rapporto, il fiume Tevere risulta essere inquinato, ma come rilevato da un recente studio anche i fiumi lombardi sono letteralmente avvelenati a causa della elevata presenza di glifosato, la cui concentrazione nelle acque in alcuni casi supera di 8 volte il limite previsto dalla legge.
[di Raffaele De Luca]