venerdì 22 Novembre 2024

L’attenzione ai profughi ucraini e il razzismo mediatico della guerra

A quasi un mese di distanza dal suo inizio, il 24 febbraio, la guerra in Ucraina ha ricevuto una copertura mediatica straordinariamente vasta, divenendo l'evento più coperto da tutte le testate giornalistiche principali. Spesso e volentieri questa attenzione si trasforma in un resoconto di dettagli delle vite personali delle vittime che non esaurisce affatto uno scopo giornalistico, quanto più una sorta di voyeurismo ossessivo. Non si può certo affermare che un paragonabile livello di attenzione sia dedicato alle restanti guerre nel mondo, le quali spesso si svolgono nel silenzio assoluto dei ...

Questo è un articolo di approfondimento riservato ai nostri abbonati.
Scegli l'abbonamento che preferisci 
(al costo di un caffè la settimana) e prosegui con la lettura dell'articolo.

Se sei già abbonato effettua l'accesso qui sotto o utilizza il pulsante "accedi" in alto a destra.

ABBONATI / SOSTIENI

L'Indipendente non ha alcuna pubblicità né riceve alcun contributo pubblico. E nemmeno alcun contatto con partiti politici. Esiste solo grazie ai suoi abbonati. Solo così possiamo garantire ai nostri lettori un'informazione veramente libera, imparziale ma soprattutto senza padroni.
Grazie se vorrai aiutarci in questo progetto ambizioso.

L'Indipendente non riceve alcun contributo pubblico né ospita alcuna pubblicità, quindi si sostiene esclusivamente grazie agli abbonati e alle donazioni dei lettori. Non abbiamo né vogliamo avere alcun legame con grandi aziende, multinazionali e partiti politici. E sarà sempre così perché questa è l’unica possibilità, secondo noi, per fare giornalismo libero e imparziale. Un’informazione – finalmente – senza padroni.

Ti è piaciuto questo articolo? Pensi sia importante che notizie e informazioni come queste vengano pubblicate e lette da sempre più persone? Sostieni il nostro lavoro con una donazione. Grazie.

Articoli correlati

4 Commenti

  1. L’Ucraina é diventata l’avamposto del Nuovo Ordine per diffondere in Europa altri virus ingegnerizzati, per questo USA e UE ne hanno tanto a cuore le sorti. Gli altri Paesi martoriati dalla guerra, avendo le popolazioni una cultura millenaria che non ha permesso di diventare roccaforti occidentali, vengono abbandonati al loro destino perché ininfluente per attuare il grande reset.

  2. Non ho capito cose vuol dire che l’Arabia Saudita è un paese NATO. Che di fatto, a meno che mi sono perso un pezzo di storia, non lo è. Grazie

    • Buonasera, si trattava ovviamente di un refuso. Ciò che intendevo sottolineare era proprio che l’Arabia Saudita non è parte della NATO. Ho cancellato la frase ad ogni modo, perché non risultasse confusionario. Grazie per la preziosa segnalazione.

Comments are closed.

Iscriviti a The Week
la nostra newsletter settimanale gratuita

Guarda una versione di "The Week" prima di iscriverti e valuta se può interessarti ricevere settimanalmente la nostra newsletter

Ultimi

Articoli nella stessa categoria