Le delegazioni russa e ucraina hanno svolto un nuovo round di colloqui di pace a Istanbul, in seguito al quale Mosca ha assicurato che «ridurrà sostanzialmente» le operazioni offensive a Kiev e Chernihiv per aumentare la «fiducia» tra le parti in vista di ulteriori discussioni volte a trovare un intesa per il cessate il fuoco. Secondo quanto riportato dalle fonti diplomatiche, Kiev avrebbe offerto la propria neutralità militare in cambio di garanzie di sicurezza, mantenendo come punto fermo la possibilità di adesione all'Unione Europea. Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha tut...
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Tutte le Guerre, questa compresa, hanno delle verità e molte finzioni
ben montate da ambe le parti, quindi non bisogna credere ai partecipanti
e tantomeno a quelli che si aggregano
e contribuiscono per gli interessi
immediati e futuri (dal latino: mors tua,
vita mea) come la legge della giungla
per la sopravvivenza.Ieri,oggi e in futuro l’uomo resterà classificato nel regno ANIMALE.
La campagna di odio verso Putin è uno schema moralistico occidentale (statunitense) per acquisire il consenso popolare alla guerra contro la Russia.
In politica la morale conta poco. Qui c’è uno scontro tra l’imperialismo USA e quello russo-cinese reso evidente dal tentativo americano di arrivare ai confini russi. Come utente di questo giornale di informazioni mi attendo una analisi dei fatti più completa e imparziale rispetto a quanto leggo sulla stampa nazionale, chiaramente schierata con gli interessi americani. L’articolo di Phelipon non mi soddisfa, non fa la differenza dall’Ansa e dalle altre testate tutte omologate con la politica Nato-interventista del governo.
Ciao Claudio, mi spiace non ti sia piaciuto il pezzo. Lo scopo di questo articolo era quello di fare un punto della situazione sul campo dopo 1 mese. Delle cause che hanno portato a questa guerra ne avevamo parlato come Indipendente in precedenza in diversi articoli, cercando sempre di fare capire ai lettori quelle che sono state le responsabilità’ degli Stati Uniti e dell’Europa in Ucraina. Lo stesso abbiamo fatto nell’evidenziare il ruolo che in Ucraina hanno avuto e tutt’ora hanno i gruppi e i movimenti neonazisti. Personalmente, fidati, che io non ho nessuna simpatia verso gli Stati Uniti, e non ho mai lesinato critiche verso un paese che predica bene e razzola quasi sempre male.
Su Putin ognuno e’ libero di farsi una propria idea, io non lo odio ma di certo non mi e’ simpatico, anche perché’ probabilmente una testata come questa in Russia non esisterebbe. Ad ogni modo, ti ringrazio per seguirci e anche per il commento, per me e per noi e’ sempre utile il confronto e anche le critiche, che servono a migliorarsi.
Buona giornata,
Enrico Phelipon
1) Che la guerra sarebbe stata lampo lo ha detto solo l’occidente, non ho sentito nè Putin ne alcun generale russo dirlo … 2) la Russia non vuole prendere l’Ucraina, il suo obiettivo è forse quello di annettersi il Donbass, dal 2014 in guerra con l’Ucraina e di eliminare i gruppi paramilitari nazisti come il gruppo Azov 3) altri obiettivi sono i laboratori (di armi chimiche) creati dagli USA (chiedere al figlio del presidente Biden) e tutti i centri di addestramento gestiti dalla NATO/USA… Putin a me non piace, viene dal KGB e ricordo ancora l’omicidio della giornalista Anna Politkovskaja avvenuto dopo le critiche da lei mosse verso Putin stesso … però devo anche dire che ha portato pazienza per troppo tempo e l’atteggiamento che ha avuto la NATO/USA è a dir poco provocatorio…
24 marzo non aprile, penso che Turchia e Israele non contino nulla, finchè non si muovono Usa Cina e Russia per accordo sul nuovo assetto geopolitico. L’Ucraina come l’Iraq la Libia ecc.. è solo carne da macello per giochi più importanti, Biden ha detto una mezza verità, Putin è un macellaio come lo sono sempre stati i presidenti Usa.
Articolo un pò confuso senza una linea interpretativa delle apparenti contraddizioni che vengono propagandate dalla stampa occidentale. Avrei preferito qualche elemento in più sui fatti da fonti non occidentali.
Siamo nel mezzo di una guerra di propaganda, bisognerebbe disporre di una duplice visione della guerra dai fronti contrapposti.