Quest’anno venti milioni di persone rischiano di morire di fame, soprattutto a causa dei ritardi delle piogge che hanno alimentato la siccità in Kenya, Somalia ed Etiopia. Ad annunciarlo è il Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite (WFP). Sei milioni di somali (il 40% della popolazione), stanno affrontando livelli estremi di insicurezza alimentare, accompagnati dal “rischio consistente di carestia nei prossimi mesi” se le condizioni attuali persisteranno. Ad aggravare la situazione sono poi le conseguenze del conflitto in Ucraina, tra cui l’aumento dei prezzi di cibo e carburante e l’interruzione delle catene di approvvigionamento globali.