Nelle ultime settimane stanno nascendo nuovi campi di applicazione per il sistema QR Code già sperimentato per la certificazione verde. Dopo l’idea del governo di un election pass, è arrivato il turno degli enti locali minori. Il Comune di Venezia ha deciso di sperimentare un sistema di prenotazioni rivolto ai turisti a partire dalla prossima estate. Inizialmente, sarà facoltativo e darà accesso a diversi incentivi come sconti o priorità su alcuni servizi gestiti dal Comune o dalle sue partecipate. Dal 2023, oltre alla prenotazione e relativo QR Code, sarà necessario anche pagare un contributo d’accesso, proprio come avviene già per musei, teatri e cinema.
Il controllo del QR Code, nelle intenzioni comunali, servirà allo scopo di verificare che tutti i turisti siano in regola con il pagamento della tassa di soggiorno, permettendo loro l’accesso alla città. L’altro obiettivo dichiarato è quello di venire a conoscenza, con anticipo, del numero di persone presenti nel centro storico, per controllare i flussi turistici. In seguito ai 140.000 visitatori di Pasqua e i 100.000 del giorno successivo, il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, e il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, hanno ribadito la loro fiducia nella misura. «È fondamentale che si trovi una soluzione per arginare il fenomeno, magari approfittando delle nuove tecnologie che permettono a tutti di noi di prenotare da qualsiasi parte del mondo il posto in aereo o al cinema. In questo caso sarà il museo open air che è Venezia», ha dichiarato Zaia.
[Di Salvatore Toscano]
vergognoso e assolutamente sbagliato..l’Italia dovrebbe vivere di turismo ma così lo ammazzano,,mi meraviglia Luca Zaia,ma chiaramente non comanda lui
Quanto piace il metodo cinese di controllo. Hanno sempre fame di dati per arginare la libera circolazione. Per far pagare ogni piccolo movimento, a breve anche la tassa sulla quantità di co2 che produrremo in relazione ai nostri spostamenti sempre più monitorati. Le finestre di Overton su questa direzione mi sembrano belle spalancate.