«Preferiamo la pace o il condizionatore acceso? Questa è la domanda che ci dobbiamo porre». Con queste drammatiche parole, pronunciate all’inizio di aprile per rimarcare l’adesione alle posizioni di Bruxelles riguardo la guerra in Ucraina, il presidente del Consiglio Mario Draghi faceva appello al senso di responsabilità e solidarietà degli italiani. «Se l’Ue ci propone l’embargo sul gas, siamo contenti di seguire. Quello che vogliamo è lo strumento più efficace per la pace» aveva dichiarato il premier. Ad appena un paio di settimane di distanza da queste sentite affermazioni, il Governo opta per un rinnovamento dei propri impianti e ordina 57 condizionatori per gli uffici in via della Stamperia n.8, a Roma. Qui ha sede il Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie nel quale lavora il ministro Mariastella Gelmini.
Tra il drammatico aut-aut di Draghi e l’acquisto degli apparecchi per la sede di via della Stamperia (il cui prezzo è di poco superiore ai 39 mila euro) non vi è certo un collegamento diretto. Tuttavia non può non saltare agli occhi l’ironia delle tempistiche. La manutenzione degli impianti dovrebbe di fatto consentire un risparmio energetico rispetto al passato. Solamente pochi giorni fa il Governo ha varato l'”operazione termostato”, che si pone l’obiettivo di risparmiare 4 miliardi di metri cubi di gas nel solo 2022 per ridurre la dipendenza energetica dalla Russia. Tuttavia, visto l’inesorabile e progressivo aumento delle temperature, il condizionatore si profila come un apparecchio al quale sarà difficile rinunciare del tutto. Anche all’interno delle sedi governative.
[di Valeria Casolaro]
Queste sono notizie che si commentano da sole e chiarificano a tutti la coerenza dei nostri rappresentanti politici, peraltro non votati! Chi vuole vedere e capire ne ha la possibilità, altrimenti teniamo pure la testa sotto la sabbia nella piccola confort zone che è rimasta!
Un tempo tutte le case avevano un albero davanti all’invio per procurare ombra e riparo, ora la gente spende centinaia di migliaia di euro per vivere in posti immondi come city life dove non c’è una pianta che procuri un po’ di refrigerio, anzi si cementifica tutto allegramente, quelli che cercano casa la vogliono col giardino ma non hanno voglia di curarlo neanche di tagliare l’erba, preferiscono andare all’ aperitivo… Nessuno si vuole sporcare le mani con la terra, questa é l’italia di oggi è domani…
Non ci son altre parole per un branco di esseri immondi.ignoranti guerrafondai criminali
Peggio di 1 barzelletta..coi nostri soldi questo fa quello che vuole e noi subiamo rincari ad oltranza e le file al Pane quotidiano aumentano..governo di pagliacci,schiavi della nato e lui del bildenberg, son disgustata.
La beffa sarebbe se i condizionatori sono di marca russa…
Sembra una barzelletta!