domenica 24 Novembre 2024

Il ruolo della gamification nel futuro della scuola

Complici i crescenti interessi legati alla digitalizzazione, sempre più frequentemente si discute con tono quasi messianico della "gamification", una soluzione che, pur non essendo necessariamente legata al virtuale, vede nell'informatica la concretizzazione delle sue mire di coinvolgimento (engagement) profondo. A seconda di chi ne parla, il termine può però essere adoperato per descrivere strategie di marketing, gestione dei dipendenti di un'azienda o persino ottimizzare i meccanismi educativi, contesti profondamente divergenti che ci si chiede come possano essere convogliabili sotto ad un u...

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3 Commenti

  1. Ringrazio L’INDIPENDENTE per trattare di uno dei temi centrali del nostro tempo. In un prossimo articolo potreste effettuare una comparazione tra nuovi e “vecchi” metodi ( vedi Montessori) per ben capire i pro e i contro degli uni e degli altri ; tanto più che la cadenza infernale della globalizzazione non ci lascia tregua, a beneficio dei primi.

    Per altro, la storia ci insegna che la supremazia, il predominio e il prestigio planetario di una civiltà, si radica definitivamente e inesorabilmente quando i Paesi satelliti dopo averne imitato e adottato usi, costumi e tradizioni – fino a scimmiottarle – fanno propria addirittura la lingua. Nel Bel Paese della Grande Bellezza e del Mondo Buono ciò avviene quotidianamente con ampio e allegro contributo di coloro che, come minimo, un “poco” di attenzione per la nostra identità culturale dovrebbero avere ovvero, gli organi di stampa, Rai in primis. E poi celebriamo il Dantedi……..

  2. A proposito della possibile, e per certi versi auspicabile, sinergia tra insegnamento diretto dai docenti e quello informatico, a me pare che uno dei problemi assai rilevanti sia quello che internet o le piattaforme di cui si parla in questo articolo siano sicuri; faccio un esempio per spiegare il mio concetto. Wikipedia ha modificato recentemente la pagina riferita ai FATTI di Odessa del 2014 descrivendoli così, cito: L’incendio della Casa dei sindacati di Odessa si verificò il 2 maggio 2014 in seguito a scontri tra fazioni di militanti filorussi e di sostenitori del nuovo corso politico determinatosi in Ucraina dopo le proteste di Euromaidan. L’incendio causò la morte di 42 persone[1][2], tra manifestanti filorussi e persone che si trovavano fortuitamente nell’edificio.[3], ecc. (come questo ci sono infiniti modi di distorcere la realtà del mondo).
    Chi ha approfondito tali FATTI sa che le cose sono andate in modo gravemente diverso.
    E allora la mia domanda è: chi ha il potere nella scuola di oggi e di domani di controllare ed eventualmente calmierare le falsità storiche, tecnologiche e altre ancora?
    La scuola di oggi, svuotata di autorevolezza, di finanziamenti e non dirò altro, avrebbe urgente bisogno di un corpo docente che sia integerrimo, e che sia realmente in grado di saper trasferire la conoscenza ai bambini, soprattutto, ma anche ai ragazzi. E’ risaputo, anche da me che sono un semplice operaio, che l’età della scuola è fondamentale, oserei dire cogente per un avvenire sano, inclusivo e più precisamente per LA CULTURA DI PACE, unico faro, a mio avviso, necessario per un progredire giusto del tutto.
    Manfredo Marchi

  3. Mi sembra ormai ovvio che, di qualsiasi cosa si parli, se viene identificato tramite un termine anglosassone sia, secondo me, comunque da scartare e combattere con ogni mezzo! 😉

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