La Corte d’appello di Brescia ha accolto l’istanza di revisione del processo presentata da Maurizio Tramonte, condannato all’ergastolo per la strage di piazza Loggia del 28 maggio 1974, nella quale persero la vita 8 persone e ne furono ferite 102. Tramonte, fascista e informatore dei Servizi segreti di Stato (Sid), era già stato condannato in via definitiva all’ergastolo, ma ha sempre sostenuto di essere innocente e di non trovarsi in piazza Loggia il giorno della strage. Verrà così avviato un nuovo processo, il sesto: l’8 luglio verranno ascoltate le dichiarazioni della sorella e della moglie di Tramonte.