“La Russia oggi è la minaccia più diretta all’ordine mondiale, a causa della sua invasione dell’Ucraina”: così si è espressa la Presidente della Commissione europea Ursula von der Layen in occasione del ventottesimo vertice UE-Giappone a Tokyo lo scorso 12 maggio. Il conflitto tra Russia e Ucraina, infatti, sta mettendo in crisi l’ordine mondiale unipolare e sta accelerando, invece, la costruzione di una nuova architettura internazionale fondata sul cosiddetto multipolarismo: un modello geopolitico che si oppone all’unipolarismo e che prevede una molteplicità di centri decisionali indipendenti...
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Ottimo articolo: questo si chiama fare giornalismo.
Grazie Giorgia Audiello, grazie Indipendente.
Giorgia, hai ragione, il mondo si sta evolvendo, modificando.e l’ Ucraina è una motivazione per dare il via a questo cambiamento economico e politico globale e ci vorrà parecchio tempo per stabilire un nuovo equibrio,un nuovo ordine mondiale dove tutti i grandi devono sentirsi alla pari in risorse,economia,produzione e potenza militare e chi più ne ha più ne mette e quello che manca lo cercano con
alleanze più o meno strategiche..
Nel tanto male che vedo, ci sono anche tante brave persone nel mondo e spero che la loro intelligenza e razionalità e il buon senso prevalgano. Al momento e purtroppo vedo l’ Europa solo aggregata a dritta e manca.
E in tutto il tempo che ci vorrà, si continuerà a fare la guerra mantenendo in equilibrio l’ evoluzione
demografica che sta diventando incontrollabile. NULLA SI CREA, NULLA SI DISTRUGGE, TUTTO SI TRASFORMA. E guardando la storia dell’ umanità, così è sempre successo.
Cambia solo il modo e la forma.
Articolo magistrale, condivido il pensiero che renderlo accessibile a tutti possa essere di reale pubblica utilità. Complimenti ancora.
Condivido, ottima sintesi del declino del polo occidentale
Ottimo! Brava!
Tra il marcio e la muffa la scelta è un eufemismo. Che sia necessario togliere potere centralizzato e riequilibrare l’economia è evidente. Che si debba continuare a pensare il mondo come una scacchiera dove esercitare concorrenza e competizione è stupido e poco lungimirante.
Il mondo cinese ha esportato nel mondo capitalistico l’annullamento delle persone e dei loro desideri da parte dello stato. La situazione attuale a mio avviso è frutto di collaborazione fra questi due sistemi che mirano di fatto a fare emergere il volere di ristrette elite che si fanno guerra per imporre il loro modello sempre a discapito dei più. Esiste una terza via che possono scegliere i popoli se si auto determinano e finiscono di credere alle chimere messe in atto dalla sparuta elite. Se non stessimo al gioco, dovrebbero lori stessi combattere in prima linea. O si annientano o cambiano.
Un articolo fatto molto bene con pluralità di dettagli che aiutano a capire in senso ampio la reale situazione ed in prospettiva. Andrebbe reso pubblico
Ottima sintesi, molto utile e chiara. Grazie
Grazie per approfondite analisi come questa!
Bell’articolo grazie, una panoramica completa ed equilibrata!
Grazie per questo articolo che ci fa sperare in un cambiamento positivo, comunque nel mio piccolo import export ho iniziato ad acquistare merce cinese pagando in RMB yuan scoprendo che una banca inglese lo fa
Grazie infinite..
Basterebbe solo questo articolo per motivare l’abbonamento a L’indipendente! COMPLIMENTI!
Non vedo cosa aspettino gli italiani a mandare a casa governo e Parlamento, sostituirli con forze extra parlamentari che si sono messe in luce in questi due anni di farsa pandemica, quindi uscire da Ue e Nato ed implementare subito accordi bilaterali con questi nuovi attori mondiali (con la Russia non dovrebbe essere difficile, visto gli ottimi rapporti che c’erano tra le due nazioni prima che i nostri rappresentanti istituzionali li insultassero e inviassero all’Ucraina “armi per la pace”)
Vedi Napoli e poi muori.
Oltre alle basi di Vicenza, Ghedi e Aviano ( e magari anche altre che non conosco ) il Bel Paese ospita uno dei due quartieri generali del comando Nato per l’Europa ; ed è a Napoli, appunto.
Bellissimo articolo, grazie per il lavoro che fate!