Nella città di Firenze verrà introdotta una zona ad accesso limitato che interdirà il passaggio ai veicoli più inquinanti. Il progetto “scudo verde” del Comune sta così per entrare nella sua fase concreta, dopo anni di progettazioni e analisi. L’idea sarebbe quella di vietare il passaggio di mezzi diesel fino agli Euro 4 e benzina sino agli Euro 2 da subito, per poi aggiungere gradualmente anche gli Euro 5 diesel e gli Euro 3 benzina. Al fine di incentivare l’uso dei mezzi pubblici anche ai veicoli meno inquinanti, potrebbe essere introdotta per tutti una tassa di ingresso in città di 1,50 euro (i residenti ne sarebbero esclusi), corrispondente al prezzo di un biglietto del pullman.
L’introduzione delle nuove regole dovrebbe essere effettuata regolarmente, probabilmente prevedendo un numero iniziale di ingressi in città ai veicoli inquinanti per far fronte alle emergenze. Nella fase successiva, arriveranno le multe a casa a tutti i trasgressori, individuati dalle 81 telecamere che verranno poste agli ingressi in città. Lo “scudo verde” dovrebbe essere reso operativo entro l’estate 2023.
In una città che conta su di un traffico giornaliero di oltre 250 mila mezzi, il Comune prevede un guadagno di circa 15 milioni di euro all’anno, da reinvestire del tutto nel trasporto pubblico. Una misura del genere tuttavia rischia di affrontare il grave problema dell’inquinamento atmosferico in maniera semplicistica e discriminatoria per la cittadinanza. A rimanere tagliati fuori dall’ingresso a Firenze, infatti, vi saranno anche, se non soprattutto, quei cittadini che non dispongono di un veicolo poco inquinante di ultima generazione perché, semplicemente, non possono permettersi di acquistare un’auto nuova.
[di Valeria Casolaro]