Erano necessari 180 consensi per sfiduciare il primo ministro Boris Johnson. I voti dei conservatori, il suo partito, a favore della mozione di sfiducia si sono fermati a 148, segnando comunque una spaccatura che indebolisce l’esecutivo britannico. Nelle ore precedenti al voto, si è dimesso il membro del governo dell’ufficio di gabinetto per anticorruzione John Penrose. La mozione di sfiducia era stata proposta da una parte del gruppo di maggioranza in seguito allo scandalo partygate, le feste a Downing Street durante il lockdown a cui Johnson ha partecipato.