Secondo le stime del Centro Studi Confindustria rispetto a Francia e Germania l’Italia è il Paese “dove la crisi energetica rischia di produrre i maggiori danni”. Il rapporto stilato dal centro ha rilevato che “a politiche invariate pre-crisi, l’incidenza dei costi energetici sul totale dei costi di produzione per l’economia italiana si stima possa raggiungere l’8,8% nel 2022, più del doppio del corrispondente dato francese (3,9%) e quasi un terzo in più di quello tedesco (6,8%)”, aumentando così “il divario di competitività di costo dell’Italia dai principali partner europei” in tutti i principali comparti dell’economia.