Dopo la lista di giornalisti e analisti accusati di diffondere propaganda russa in Italia apparsa sul Corriere della Sera, ha fatto la sua comparsa a Montecitorio un nuovo elenco, stavolta presentato da esponenti del Partito democratico e di +Europa. Il rapporto, dal titolo “Disinformazione o pluralismo? La guerra contro l’Ucraina, la propaganda del Cremlino e il caso Italia” contiene, oltre a nomi già sospetti di diffondere idee filorusse come quelli di Alessandro Orsini, Marc Innaro e Franco Cardini, alcune nuove entrate di rilievo, tra le quali Sigfrido Ranucci, Corrado Augias e Alessandro Barbero, spingendosi fino ad accusare il regista statunitense Oliver Stone, reo di aver intervistato Vladimir Putin in passato. Come per le liste stilate in precedenza, anche in questo caso la preoccupazione sarebbe una supposta lotta alla disinformazione, da combattere silenziando tutte le prospettive che discostino da quelle dominanti.
La tesi di fondo di questi documenti – volti a screditare la validità e bontà del lavoro di giornalisti, politici, storici e non solo – è che ci siano “alcuni personaggi che sono stati invitati a intervenire in diversi programmi tv o sono stati autori di articoli fuorvianti” al punto da “diffondere speculazioni e contenuti propagandistici”. Non legittime opinioni, quindi, ma “falsi miti o ideologie che tendono a sostenere la visione russa”. Così, i dem Lia Quartapelle e Andrea Romano, assieme a Riccardo Magi di +Europa, hanno presentato la lista stilata dalla Federazione italiana dei diritti umani e dalla Open dialogue in una sala di Montecitorio per un dibattito. Nei giorni scorsi, Marc Innaro – inviato Rai accusato di essere filorusso – era intervenuto a Porta Porta, riportando alcune vittorie di Mosca supportate da dati evidenti. Tra queste, il rublo ai massimi sul dollaro e sull’euro e l’incontro BRICS, che ha consolidato i rapporti tra Russia, India, Cina, Brasile e Sudafrica, paesi emergenti proiettati verso il superamento del sistema-dollaro con la creazione di un sistema interbancario alternativo a SWIFT e di un nuovo sistema di carte di credito (MIR).
Attenzione, che se c’è una cosa che piace a tutti i artisti é il bavaglio all’informazione
D’altronde non si può pretendere di più da persone abituate a guardare la TV spazzatura come mezzo unico di informazione
Ma questi non han niente da fare che sputare cattiverie e fesserie su tutti quelli che fanno vera informazione o che son di pareri opposti,PD burattini pagliacci ,ignoranti guerrafondai
Questi personaggi ‘piccoli piccoli’ intendono la parola Disinformazione come qualsiasi opinione non allineata al loro pensiero. Non vogliono e non accettano il confronto con le idee altrui e non se ne vergognano nemmeno. Eppure in quella sporca lista ci sono nomi di persone dal curriculum invidiabile che, semplicemente, non si adeguano al racconto di massa e che vogliono fornire soltanto un quadro più esaustivo della narrazione. E pensare che fino a qualche anno fa votavo PD, come me ne vergogno!!!
Come ti capisco, anch’io ero stato abbagliato dall’idea del grande polo progressista di centro-sx. Quanto mi pento di aver regalato voti a partiti alleati al PD.
Ma hanno abbassato la maschera, ora non se ne vergognano neanche più, è tutto alla luce del sole. Sta a noi usare la dialettica e cercare di far vedere alla nostra cerchia di conoscenti, che il mondo non è mai bianco e nero come invece questi cialtroni da quattro soldi vorrebbero farci credere.
Inserire Augias e Barbero, credo forse gli ultimi due veri intellettuali rimasti in Italia, in una lista di propagandisti russi, una roba fuori dal mondo.