venerdì 22 Novembre 2024

Guerra o speculazione? Le vere cause dell’inflazione in corso

Stando ai dati di maggio, in Italia il livello generale dei prezzi ha subito un incremento del 6,9% rispetto al 2021, a fronte del +8,6% registrato nell'Unione europea. Il fenomeno inflazionistico non si è arrestato a giugno, salendo a un livello (8%) che non veniva registrato nel nostro paese da gennaio 1986. Le cause dell'inflazione - esplosa con la guerra in Ucraina - hanno radici ben più profonde e riguardano, oltre alle conseguenze del conflitto, lo squilibrio domanda-offerta nelle catene di approvvigionamento globali dovuti ai blocchi della produzione durante i lockdown, l'aumento dei co...

Questo è un articolo di approfondimento riservato ai nostri abbonati.
Scegli l'abbonamento che preferisci 
(al costo di un caffè la settimana) e prosegui con la lettura dell'articolo.

Se sei già abbonato effettua l'accesso qui sotto o utilizza il pulsante "accedi" in alto a destra.

ABBONATI / SOSTIENI

L'Indipendente non ha alcuna pubblicità né riceve alcun contributo pubblico. E nemmeno alcun contatto con partiti politici. Esiste solo grazie ai suoi abbonati. Solo così possiamo garantire ai nostri lettori un'informazione veramente libera, imparziale ma soprattutto senza padroni.
Grazie se vorrai aiutarci in questo progetto ambizioso.

L'Indipendente non riceve alcun contributo pubblico né ospita alcuna pubblicità, quindi si sostiene esclusivamente grazie agli abbonati e alle donazioni dei lettori. Non abbiamo né vogliamo avere alcun legame con grandi aziende, multinazionali e partiti politici. E sarà sempre così perché questa è l’unica possibilità, secondo noi, per fare giornalismo libero e imparziale. Un’informazione – finalmente – senza padroni.

Ti è piaciuto questo articolo? Pensi sia importante che notizie e informazioni come queste vengano pubblicate e lette da sempre più persone? Sostieni il nostro lavoro con una donazione. Grazie.

Articoli correlati

8 Commenti

  1. Inoltre il presidente Napolitano entrò in carica nel 2006, nel 98 c’era Ciampi. Parlare di privatizzazione della BdI é una sciocchezza.

  2. Curiosando ho visto addirittura che intorno al 2009 il petrolio raggiunse i 180 dollari con la benzina alla pompa poco sopra l’euro. Perché ora costa il doppio? Vale la pena ricordare che gli stipendi nel 2009 non erano certo la metà di quelli di oggi

  3. Nel 2014 il petrolio raggiunse e superò i 140 dollari al barile, ma i carburanti non arrivarono ai prezzi odierni. Come mai?

    • perchè il cambio euro dollaro era diverso.L’euro è sceso tantissimo e noi il petrolio lo compriamo in dollari, il cambio non è più favorevole !

  4. Grazie S.T., è importante fare un po’ di luce sugli aspetti dell’economia che hanno un grande effetto sulle persone, ma che rimangono spesso trattati solo dal “giornalismo da bar”…
    Non so se sia utile ricordare che quando si parla di FED (Banca centrale degli Stati Uniti) o della Banca centrale europea (BCE), o anche della Banca d’Italia, (che dovrebbero governare questi fenomeni speculativi) ci si riferisce a banche centrali la cui proprietà è divisa tra banche e gruppi privati… (che per loro natura operano proprio queste speculazioni finanziarie).

    il presidente Giorgio Napolitano firmò il decreto di “divorzio” tra il Tesoro e la Banca d’Italia nel 1998 (privatizzazione preparata da Prodi)
    ed é interessante vedere la lista di enti e banche proprietarie dalla Banca d’Italia, si scopre che a loro volta queste banche private sono possedute da gruppi di speculatori multinazionali.
    https://www.bancaditalia.it/chi-siamo/funzioni-governance/partecipanti-capitale/Partecipanti_2022.pdf

    • Il divorzio tra Tesoro e Banca d’Italia é del 1981, ministro del tesoro era Andreatta e presidente della BdI Carlo Azeglio Ciampi, fu indiscutibilmente un bene sarebbe stato meglio farlo qualche anno prima per evitare l’alta inflazione degli anni 70.
      Quanto alle quote partecipative della BdI non capisco quanto incidano sulla proprietà totale, può spieegarsi meglio?

      • La ringrazio, la base è il Decreto Legislativo 10 marzo 1998, n. 43 “Adeguamento dell’ordinamento nazionale alle disposizioni del trattato istitutivo della Comunita’ europea in materia di politica monetaria e di Sistema europeo delle banche centrali” … Su questa base:
        – Il 12 dicembre 2006, il Presidente Napolitano, e con le firme di Prodi e Padoa Schioppa, emana il D.P.R. del 12-12-2006 pubblicato su Gazzetta Ufficiale N. 291 del 15 Dicembre 2006, col quale si ratifica la modifica dello Statuto della Banca d’Italia sanando il contrasto dello Statuto con l’avvenuta privatizzazione e della definitiva perdita di sovranità nazionale che, a scanso di equivoci giuridici eventualmente risultanti dalla presenza della dicitura “Enti pubblici o società a partecipazione statale con maggioranza pubblica”, viene definitivamente concessa in favore di azionisti privati.
        Spero di essermi spiegato.

Comments are closed.

Iscriviti a The Week
la nostra newsletter settimanale gratuita

Guarda una versione di "The Week" prima di iscriverti e valuta se può interessarti ricevere settimanalmente la nostra newsletter

Ultimi

Articoli nella stessa categoria