domenica 22 Dicembre 2024

L’agenda globale e il falso mito della sovrappopolazione

La questione demografica è un tema che spesso suscita dibattiti e preoccupazioni non sono in Italia, ma in tutto il mondo: si tratta, infatti, di un elemento essenziale per lo sviluppo e il futuro di ogni nazione. Proprio recentemente hanno suscitato scalpore le esternazioni del magnate statunitense Elon Musk secondo cui il problema che affligge il pianeta non è quello della sovrappopolazione, bensì l’esatto contrario: un inarrestabile calo demografico. Tuttavia, ad ossessionare l’opinione pubblica e le istituzioni occidentali, soprattutto dagli anni Sessanta in avanti, è il problema di un’esp...

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15 Commenti

  1. In questo articolo il tema della sovrapopolazione è filtrato in termini economici, e di benessere basato su indici statistici: tassi di natalità correlati alle opportunità economiche.
    Se è vero che l’aumento demografico favorisca lo sviluppo economico, chiediamoci oggi quali conseguenze gravano sul Pianeta a causa di questa corsa frenetica al potere economico.
    Cosa stiamo difendendo?

  2. Grazie G.A. Forse questo articolo andrebbe letto un paio di volte senza fretta, e magari una terza, per comprendere che spesso le paure sono generate da teorie pseudoscientifiche sbagliate e aberranti. Gli esempi di questo stile di pseudo-pensiero sono tanti, specialmente in questo periodo. Basti pensare ai non-vaccini, alle non-cure, alla non-informazione…tutte abitudini funzionali alla vendita di prodotti, cure, informazioni inutili per la crescita personale, ma funzionali alla crescita della paura, dell’ansia, del terrore. E la paura è da sempre il miglior mezzo di controllo delle masse.
    Quindi, anche quando il problema è evidente, sarebbe forse utile analizzare varie possibili soluzioni, ascoltare varie e diverse voci e cercare di non cedere alla fretta, perché la fretta va insieme alla paura ed hanno un figlio che si chiama PANICO.

  3. L’autrice sembra credere che la denatalità sia il risultato di politiche volontariste e velatamente razziste/classiste. Certo, ci sono stati e ci sono ancora clamorosi e deprecabili episodi di sterilizzazioni forzate di determinate popolazioni o etnie.
    Ma più generalmente il calo delle nascite inizia quando arriva il benessere materiale e l’educazione delle donne, quindi per gli individui non è una imposizione ma una scelta. Certo poi, ulteriore calo è attribuibile a mancanza di servizi e di agevolazioni economiche della genitorialità, ma neanche nei paesi socialmente più avanzati mi pare avvengano significativi “balzi” di natalità.
    Poiché tutti converanno probabilmente che non è il caso di mantenere appositamente povertà e ignoranza a scopo natalistico, forse sarebbe saggio prendere atto di questo andamento di progresso e organizzarsi per attenuarne le conseguenze negative lasciando il pianeta godersi quelle positive ?

  4. Più siamo, più consumiamo, più le risorse diminuiranno, questo è incontestabile. Possiamo al massimo ridurre gli sprechi, inquinare meno, usare più energie rinnovabili e riciclare di più, senza entrare in ulteriori dettagli e ragionamenti.
    L’uomo vive sotto una cupola in un ambiente artificiale protetto dalla tecnologia frutto della sua intelligenza. Negli ultimi secoli e decenni è mancata qualsiasi selezione naturale, l’uomo come nemico e pericolo ha dovuto affrontare soltanto se stesso. Diciamolo pure, non ha partecipato alla catena alimentare se non come predatore.
    E’ logico che che cose non possono andare avanti così. L’apocalisse non è soltanto un vocabolo, ha un significato partorito dalla mente umana, per cui è una realtà ipotizzabile, anche se per ora non se ne conosce la forma.
    Non sono religioso, ma se l’uomo non trova una formula per limitarsi e vivere nel giardino dell’Eden senza stravolgere ulteriormente la Terra, insieme a tutta la vita diversificata che ancora ospita, sarà la natura a sbarrargli la strada.
    Per me Elon Musk vada pure su Marte e ci resti.

  5. L’articolo è scritto bene ma l’autrice si dimentica che le società dove c’è più benessere sociale sono quelle con popolazione piccola, quali Svizzera, Nuova Zelanda, Olanda, per citarne solo tre esempi. Invece quelle grandi o grandissime, anche se la società è ricca complessivamente, c’è pur sempre un qualche grado di sofferenza della sua porzione più povera. La vera questione è l’età della popolazione. Più questa è grande nella fascia lavorativa, meglio. La “denatalità” è quindi benvenuta purché sia fatta molto lentamente in modo a recuperare l’equilibrio delle età.

  6. Facciamo chiarezza: una cosa sono le dinamiche (crescita/decrescita) della popolazione – chiaro che nel primo caso c’è sviluppo economico – altra cosa è il NUMERO ASSOLUTO attuale che è semplicemente incompatibile con le risorse del pianeta.

    • infatti. Leggo sempre con Piacere gli articoli su INDIPENDENTE, ma questo mi sembra un po’ una sparata. Dire che dobbiamo essere tanti per evitare di essere sostituiti dai Robot… dai.

      Le risorse del pianeta sono di fatto limitate, non c’è discussione su questo. Temi come l’inquinamento o la scarsità delle risorse sono evidenti e sotto gli occhi di tutti. Ovvio che anche la denatalità crea dei problemi di sostenibilità economica, ad esempio dei sistemi pensionistici, ma queste argomentazioni sono di un ordine di misura notevolmente inferiore a quello della scarsità delle risorse o all’incapacità delle nazioni di gestire in modo sostenibile grandi masse di persone.

    • Incompatibile è semmai il modello produttivo attuale, non la popolazione. Nel mondo vi è una sovrapproduzione alimentare, che fa si che buttiamo circa 1/3 del cibo prodotto, questo avviene perlopiù nei Paesi avanzati ovviamente. Regolando e modificando questo meccanismo c’è assolutamente posto e cibo per tutti, senza distruggere il pianeta.

  7. Forse, invece di sovrappopolazione causato del tasso di natalità troppo alto, prendiamo il punto di vista che ci sono troppo anziani?

    Cosa non ho capito è se l’autore ritiene che ci sono limiti della crescita delle risorse per il consumo o no? Se questi limiti esistessero, sarebbe anche un limiti della popolazione sul pianeta terra?

  8. Bell’articolo e coraggiosa l’autrice a parlare del tema!

    Comunque le élite stanno già provvedendo alla depopolazione: con l’infertilità e i decessi causati dai vaccini Covid.
    Basta guardare il gruppo Telegram di aiuto alla segnalazione degli effetti avversi sul portale Vigifarmaco dell’AIFA: https://t.me/FiloDArianna

    E’ solo questione di tempo perchè questi accadimenti non potranno più essere ignorati dai media mainstream.
    Anche se chiaramente cercano a tutti i costi di incolpare altre cause (vedi assurdità già pubblicate che la pizza margherita, il troppo sonno, fare sesso, guardare la tv, essere lasciati, spalare la neve, ecc… causano infarti 🤦🏻‍♂️) e starà all’intelligenza del pubblico fare 2+2.

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