In vista del prossimo anno scolastico, ministero dell’Istruzione, ministero della Salute e Istituto Superiore di Sanità, hanno emanato le linee guida che regoleranno il ritorno in classe, che per il terzo anno scolastico non vivrà – a quanto pare – una piena normalità. Il personale scolastico dovrà continuare ad indossare le mascherine FFP2 e come loro anche gli studenti “che sono a rischio di sviluppare forme severe di COVID-19”, stessa prescrizione inoltre per quegli alunni “con sintomi respiratori di lieve entità ed in buone condizioni generali che, non presentando febbre, frequentano in presenza”. Inoltre si consiglia ancora di effettuare i turni in sala mensa, di mantenere il distanziamento sociale ove possibile e di attuare non meglio precisate forme di prevenzioni per attività extracurriculari e laboratori. La circolare specifica inoltre che potranno sempre entrare in vigore “ulteriori interventi da modulare progressivamente in base alla valutazione del rischio e al possibile cambiamento del quadro epidemiologico”.
Queste sono infatti le misure base annunciate ma, specifica il documento ministeriale: “non è possibile prevedere quale sarà la situazione alla ripresa delle attività scolastiche; pertanto non è possibile decidere fin d’ora se e quali misure implementare”. La Tabella II, infatti, specifica quali sono le misure che possono essere attuate “in relazione al contesto epidemiologico e alle disposizioni nazionali”. E qui ritornano alla luce, potenzialmente, tutte le restrizioni degli ultimi due anni, incluso l’obbligo di mascherina per tutti e la sospensione delle gite scolastiche. Il documento non prende in considerazione la possibilità del ritorno alla didattica a distanza.
Insomma, nonostante il grosso dei paesi europei abbiano rimosso già dallo scorso anno le restrizioni all’interno degli istituti scolastici, l’Italia pare orientata a continuare nel solco delle politiche restrittive adottate negli ultimi due anni. La Rete nazionale scuola in presenza ha lanciato una petizione per chiedere che siano da subito eliminate ogni genere di prescrizioni in vista del prossimo anno, invitando “professori, presidi ed il personale scolastico tutto a prendere una precisa posizione in tale senso, rifiutando obblighi che risultano ormai solo un accanimento nei confronti delle nuove generazioni”.
Sorvoliamo sul titolo del documento (ho dovuto andare a vedere cosa significano “preparedness e readiness” e anche quel “interim” non mi piace per nulla). L’introduzione ovviamente magnifica gli effetti della campagna vaccinale, e vabbè… Per il resto mi sembra raffazzonato e confuso, teso a mantenere vivi tanto la tensione quanto l’impianto economico che ne deriva (vedi forniture di mascherine). La solita vergogna.
Devo fare qualcosa altrimenti impazzisco e mi ammalò di terrore. Assolutamente.
Il governo dei peggiori, rende il popolo italiano più feroce di quanto non sia. Con queste diavolerie dittatoriali non fa che alimentare l’odio verso una figura istituzionale che dovrebbe realmente tutelare il popolo e non far arricchire società farmaceutiche con inutili vaccini e mediche nell’assunzione di accessori d.p.i. .
Ritornare alle privazioni del passato dopo aver visto decessi e invalidità a causa di un estremismo vaccinazioni, è da pazzi. Noi non lo siamo.
i coglioni siamo sempre noi che non facciamo nulla per cambiare le cose
Il ministero ha le scoregge nel cervello
Assurdo