La compagnia petrolifera Perenco sta esercitando pressioni sul governo peruviano affinché impedisca la realizzazione della Riserva Napo Tigre per la tutela dei popoli indigeni incontattati. La Riserva si trova infatti in una zona ricca di giacimenti di petrolio, nella quale la compagnia vorrebbe avviare attività di trivellazione. Non si tratta del primo tentativo di bloccare il progetto: da anni Perenco, compagnia anglo-francese di proprietà del miliardario François Perrodo, tenta di impedirne la realizzazione, opponendosi in toto alla creazione di riserve indigene per favorire invece lo sfruttamento del territorio.
Nel luglio di quest’anno sono stati mossi importanti passi avanti per la realizzazione della Riserva: la Commissione Multisettoriale della Legge per la protezione dei popoli indigeni ha infatti approvato lo studio preliminare che dimostra l’esistenza di popolazioni indigene in condizioni di isolamento (PIA). Si tratta di un tassello fondamentale nella lotta per la tutela di tali popolazioni, la cui esistenza è sempre più messa a repentaglio dalle attività delle multinazionali sul territorio. L’isolamento di tali popolazioni è da garantire innanzitutto per ragioni di sicurezza: in caso di contatto con il mondo esterno, infatti, i membri potrebbero contrarre malattie che ne potrebbero causare la decimazione, come accaduto più volte in passato.
Come ricorda l’associazione Survival International, sull’area della Riserva aveva già provato a mettere le mani la compagnia petrolifera spagnola Repsol, la quale fu tuttavia costretta a ritirarsi per via delle comprovate violazioni dei diritti delle popolazioni locali. Ciononostante il Perù ha nuovamente assegnato concessioni sul lotto petrolifero, questa volta alla Perenco, la quale conta su di una lunga storia di denunce per gravi danni all’ambiente e alle popolazioni locali. A sostenere la richiesta di Perenco di annullare l’intero iter per l’istituzione della legge a tutela dei PIA vi è il governatore della regione di Loreto, che ha forti interessi ad appoggiare le attività delle multinazionali del gas e del petrolio nella zona.
“Rifiutiamo ed esprimiamo la nostra preoccupazione per le azioni della compagnia petrolifera Perenco Perù Petroleum” denuncia l’Associazione Interetnica per lo Sviluppo della Foresta Peruviana (AIDESEP), in quanto questa “richiede di annullare la Valutazione Favorevole per sollecitare la creazione della Riserva indigena Napo Tigre”, insistendo addirittura per “essere incorporata nel processo che ne valuta la creazione”. L’associazione si dice pronta a intraprendere “tutte le azioni legali (nazionali e internazionali) che possano garantire la vita, la salute e l’integrità dei nostri fratelli dei Popoli Indigeni in Isolamento della Riserva Indigena Napo Tigre”.
[di Valeria Casolaro]
Concordo pienamente
Quando riusciremo ad estinguere le multinazionali e non le popolazioni native,vivremo in un mondo migliore